La Bmw 507 regalata da Elvis Presley a Ursula Andress che è stata sua partner in un film

Hollywood show, le principesse del palcoscenico protagoniste a Villa d'Este

di Giampiero Bottino
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CERNOBBIO - Cinema e automobile. Due modi di far sognare e divertire gli uomini. Due mondi i cui rapporti non si sono mai allentati, complice anche la vicinanza d’età. Il brevetto del primo motore a scoppio, depositato da Carl Benz il 29 gennaio 1886, stava infatti per festeggiare il decimo compleanno quando i fratelli Lumière stupirono i parigini proiettando per la prima volta su uno schermo bianco delle immagini in movimento (o che lo sembravano).

 

Da allora le quattro ruote sono assidue frequentatrici dei set di tutto il mondo, e Villa d’Este ha voluto rendere omaggio a questa fortunata “liaison” dando all’edizione 2018 del Concorso d’eleganza l’esplicito titolo “Hollywood on the Lake”. Una dedica articolata – se così si può dire – in due tempi: con un’inedita categoria inserita a pieno titolo nel concorso e una rassegna tematica allestita nella rotonda di Villa Erba da Bmw Group Classic, la divisione che si occupa dell’heritage di Monaco e che dal 2005 ha assunto in proprio l’onere di organizzare – assieme al Grand Hotel Villa d’Este – la manifestazione alla cui rinascita aveva dato un contributo decisivo, nei sei anni precedenti, il patrocinio della filiale italiana.


Tra le auto in gara nella categoria dedicata, accanto alla Lancia Stratos “Zero” dall’incredibile silhouette firmata Bertone alla quale la giuria ha assegnato il primo premio di classe, c’erano delle autentiche star come l’Aston Martin DB5 di James Bond, una delle due realmente guidate da Sean Connery e dotate di straordinari gadget fanta-spionistici. A completare lo parata di stelle troviamo la Bmw 507 regalata da Elvis Presley a Ursula Andress, sua partner in un film, piuttosto che la spropositata Cadillac Series 62 (più di 5 metri per due soli posti), costoso regalo di “divorzio” di Ali Khan all’ex moglie Rita Hayworth. La Delage D8-120 fu protagonista con Gene Kelly sul set di “Un americano a Parigi”, mentre la Ferrari 500 Superfast fu disegnata da Pininfarina per un cliente d’eccezione: Peter Sellers.
 

 

La mostra della rotonda è stata invece dedicate alle star a due e quattro ruote del gruppo Bmw, impegnato in produzioni cinematografiche più recenti con tutti i marchi, dalla Mini classica, ma particolarmente naif dello stralunato Mister Bean all’imponente Rolls Royce Phantom Coupé utilizzata in Johnny English Reborn del 1911.
Tra questi estremi il pubblico ha avuto l’occasione di ammirare l’intero «armamentario» motoristico fornito da Bmw a Hollywood.
 

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Mercoledì 13 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 19:54 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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