BRESCIA - Partirà domani, giovedì 22 ottobre, alle ore 14 l'edizione 2020 della 1000 Miglia, che - è stato ribadito nella conferenza di presentazione via web - è ''la gara più bella del mondo nel paese più bello del mondo''.
La 1000 Miglia sfida le difficoltà della nuova pandemia da Covid-19 con una edizione diversa dal passato, che farà ricorso ad una organizzazione dedicata con medici, persone sanitario e veicoli speciali, oltre a soluzioni specifiche per la protezione dei partecipanti e dello staff.
Per limitare del rischio di assembramenti lungo le vie e le piazze di Brescia, favorendo allo stesso tempo la più ampia partecipazione del pubblico che con passione segue la competizione, prevede la diretta della partenza e dell'arrivo in live streaming, collegandosi al sito https://1000miglia.it/eventi/1000-miglia-2020/live-streaming/ .
Altra novità dell'edizione 2020, l'assenza di operatori professionali a Brescia e Roma. Per evitare assembramenti, sono state infatti chiuse le aree riservate per le riprese foto-video alla partenza, e la copertura sarà garantita con la piattaforma messa a disposizione dall'agenzia Ansa.
1000 Miglia quest'anno omaggia Brescia, la città natale, integrando nel logo l'effige della Vittoria Alata. La rievocazione della gara storica vede al via più di 300 bolidi da collezione, una trentina di equipaggi in meno rispetto all'edizione 2019. Previste 4 tappe: domani Brescia - Cervia-Milano Marittima, venerdi Cervia-Milano Marittima - Roma, sabato Roma- Parma e infine Parma - Brescia, con rientro domenica 25.
Per l'edizione 2020 gli organizzatori della 1000 Miglia, hanno approntato un rigoroso protocollo anti-Covid, definito in collaborazione con le Autorità. Come è stato spiegato nella conferenza via web di oggi, sono previsti numerosi interventi specifici, espressamente dedicati al contenimento del rischio di contagio. Per l'edizione 2020 il team dedicato alla sicurezza ha ampliato il suo raggio d'azione integrando nelle sue tradizionali competenze anche quelle di esperti appositamente coinvolti. Gli ingressi agli spazi ad accesso controllato (Aree Protette) come il Paddock, il Villaggio e l'area di Partenza e Arrivo sono stati numericamente ridotti a circa un terzo della ricettività abituale e, pur garantendo una capienza sufficiente per il regolare svolgimento delle diverse attività, l'entrata è consentita solo a seguito di rigorosi controlli e verifiche.
All'ingresso di ciascuna area riservata all'evento sono stati posizionati dispositivi di conteggio persone, portali 'intelligenti' che, oltre alla misurazione della temperatura corporea e del controllo del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, forniranno il conteggio in tempo reale dei flussi in entrata e uscita. In nessuna area protetta sarà superato il numero di accessi consentiti in contemporanea; operatori di sicurezza, hostess e steward avranno comunque il compito di verificare la temperatura corporea a distanza, controllare il corretto utilizzo dei DPI, il rispetto della distanza interpersonale e l'igienizzazione delle mani. Sono state inoltre individuate figure specifiche di Covid Manager e Team 1000 Miglia dedicati che, in caso di temperatura corporea superiore a 37,5 gradi, svolgeranno un servizio di assistenza e attiveranno le procedure vigenti in materia di sicurezza e sanità. In caso di temperatura corporea superiore a 37,5 gradi l'accesso all'Area Protetta non sarà consentito e la persona verrà ospitata in uno spazio riservato.
Sono stati cancellati il Trofeo Gaburri e il Closing Party finale e organizzati i pranzi sul percorso nel rispetto di turnazioni che garantiscono la presenza in contemporanea a non più di 200 persone a distanza di sicurezza. Sono state chiuse le aree riservate per le riprese foto-video alla partenza e all'arrivo a Brescia e Roma, garantendo la copertura con la piattaforma messa a disposizione dall'agenzia Ansa. Durante la gara è stata organizzata la costante presenza, all'interno del convoglio, di due ambulanze, sette medical car con medico rianimatore, due auto covid safe con Covid manager, due auto per l'eventuale rientro a Brescia di persone con febbre, dieci medici e nove infermieri oltre a un sistema di comunicazione protetto dedicato e da utilizzare in caso di emergenze in luoghi non coperti da segnale della telefonia cellulare.