Passione Alfa Romeo”, un'immagine dell’happening del Biscione in Svizzera

Passione Alfa Romeo, grande spettacolo in Svizzera. In mostra il meglio della storia e del presente del marchio

di Sergio Troise
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ZURIGO - Poche case automobilistiche possono vantare un pubblico che prim’ancora dei soliti parametri di giudizio (design, prestazioni, consumi, listini) mettono al primo posto la passione. Tra queste c’è certamente l’Alfa Romeo, 108 anni di storia, un passato glorioso nelle corse, un presente in Formula 1 (sia pure indirettamente, al fianco della svizzera Sauber) e una smania di rilancio incentrata su modelli all’avanguardia come Giulia e Stelvio e su progetti mirati a rinverdire la tradizionale supremazia tra le auto sportive.

Tale passione, manifestata senza confini di tempo, di spazio, di età, si è rivelata in tutta la sua forza sabato 22 settembre a Hinwil, nei pressi di Zurigo, sede del Centro per la sicurezza stradale Betzholz TCS, dove si è svolto il più grande evento dedicato agli alfisti mai organizzato in Europa.

Denominato proprio “Passione Alfa Romeo”, l’happening del Biscione ha richiamato circa cinquemila persone; oltre 400 le vetture dell’Alfa presenti a vario titolo: molte moderne, la gran parte storiche guidate ed esibite da impareggiabili collezionisti e da ex piloti rimasti legati allo storico marchio, come Arturo Merzario.

Tra le più ammirate e preziose anche la 33 Stradale recentemente impostasi nel Concorso d’eleganza di Villa d’Este. Ma non solo: hanno incantato anche altri gioielli entrati nella storia dell’automobilismo come gli esemplari che FCA Heritage ha esibito sottraendoli per una volta al Museo di Arese: tra questi, l’Alfa 6C 1750 GS del 1930, icona della Mille Miglia, dove trionfò superando per la prima volta la media dei 100 km/h, condotta da Nuvolari e Guidotti.

Hanno incantato l’enorme platea di alfisti anche l’Alfa GP Tipo B P3 del 1932, da tutti considerata una delle migliori auto da competizione di tutti i tempi; l’Alfetta 159 del 1951 campione del mondo con Fangio; l’affascinante 1900 Super Sprint del 1954, grande protagonista della categoria Gran Turismo negli anni 50; la 1750 GTAM e la mitica 33 TT12, strepitosa regina del Mondiale Marche negli anni 70. Per alimentare ulteriormente l’entusiasmo dei fan, non è mancata l’esibizione della showcar del Team Alfa Romeo Sauber F1.

In occasioni di questo tipo è fondamentale non abbandonarsi alla nostalgia e dare un senso all’evento sottolineando il valore della continuità: tradizione e innovazione in primo opiano, dunque. E in questa ottica sono state presentate, accanto alle storiche, le nuovissime serie speciali del marchio Alfa, vale a dire la Giulia e la Stelvio Quadrifoglio nell’allestimento NRING.

Sono due modelli eccezionali, realizzati a tiratura limitata di sole 108 unità, a ricordare i 108 anni che l’Alfa ha festeggiato il 24 giugno scorso. Soprattutto, sono state realizzate per celebrare i record stabiliti sul circuito tedesco del Nurburgring (20,832 km), lì dove tutti i costruttori si cimentano alla ricerca delle migliori prestazioni.

A tal proposito vale la pena ricordare che la Giulia Quadrifoglio Verde, con il motore 2.9 V6 biturbo ha fermato il cronometro nel tempo di 7’32”, primato per le berline a quattro porte di normale produzione. Una prestazione monstre, ma tutto sommato non sorprendente per un’auto che adotta un motore da 510 cavalli, vanta un eccellente bilanciamento dei pesi e prestazioni strepitose in velocità massima (307 km/h).

Stesso discorso per la Stelvio Quadrifoglio NRING a trazione integrale, che con il medesimo motore ha stabilito il record per i Suv della sua categoria, fermando i cronometri sul tempo di 7’51”7, raggiungendo la velocità massima di 283 km/h e passando in accelerazione da 0 a 100 in 3,8 secondi.

A completare lo scenario di “Passione Alfa” anche la presenza di due serie speciali, a tiratura limitata (Competizione e Italia) delle versioni coupé e spider dell’Alfa 4C, la supercar tascabile con cui la casa del Biscione assicura emozioni e prestazioni degne della tradizione del marchio affidandosi a una scocca centrale in carbonio e a un “piccolo” motore 4 cilindri turbo da 1750 cc, costruito in alluminio, capace di sviluppare 245 cavalli.

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Sabato 29 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 30-09-2018 14:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA