Una Mercedes a Milano Autoclassica

Weekend con auto da sogno a Milano AutoClassica. Il clou l’asta dedicata alle vetture da corsa storiche

di Sergio Troise
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MILANO. L’evento dura soltanto tre giorni, da venerdì 23 a domenica 25 novembre, ma per gli appassionato di auto è un appuntamento imperdibile: Milano AutoClassica è diventata infatti un’autentica fiera dei sogni, sospesa com’è tra gioielli del passato, auto di ultimissima generazione, soprattutto sportive e supercar, e vetture da competizione che hanno scritto la storia dell’automobilismo.

Un happening della passione allestito nei padiglioni della Fiera di Milano Rho, con apertura alle 9,30 e chiusura alle 19. Il biglietto d’ingresso costa 25 euro, 5 in meno se si acquista online (60 o 50 euro l’abbonamento per tre giorni). Inoltre, presentando il ticket di Milano AutoClassica si avrà diritto, fino all’8 gennaio 2019, ad uno sconto di 8 euro per l’ingresso al Museo Ferrari di Modena/Museo Ferrari di Maranello.

L’attenta selezione di auto d’epoca spazia dagli anni ‘20 agli anni ‘90 con una forte presenza di modelli degli anni ’60 e ’70. Gli organizzatori hanno comunicato che “saranno oltre 2000 le storiche esposte, con prezzi a partire da 5000 euro”. Un dettaglio significativo, quest’ultimo, che sottolinea come l’heritage non sia un’esclusiva di un pubblico privilegiato, disposto a spendere cifre da capogiro per entrare in possesso di un pezzo da collezione, ma una passione alla portata di tutti. Nel Padiglione 22, tra l’altro, ritorna l’esposizione di ricambi con 180 aziende selezionate.

Ciò detto, sono ovviamente le auto più blasonate le star della manifestazione. I marchi più prestigiosi espongono i loro modelli su una superficie di 50mila metri quadrati, nel cuore della vetrina più elegante del settore, dove viene esaltata, in alcuni casi, la contaminazione tra passato e presente: Alpine, Bentley, BMW Club Italia, Ferrari Classiche, Ferrari Rossocorsa, Leoni, Lotus, McLaren, Musei Ferrari, Pagani e Porsche Classic (sezione di Milano Est) sono le protagoniste assolute.

Dopo la massiccia presenza alla recente Fiera di Padova, hanno invece disertato Milano le sezioni heritage di grandi gruppi come FCA (Fiat, Abarth, Alfa Romeo, Lancia), PSA (Peugeot, Citroen, Opel) e Volvo. Tra i big non è rappresentata neanche Jaguar, tuttavia il marchio inglese verrà celebrato nello stand dell’ASI, dove sabato mattina alle 11,30 si svolgerà una conferenza sui 70 anni del motore XK e sul mezzo secolo della XJ.

L’area incontri di ACI Storico si conferma invece, a Milano come già a Padova, l’agorà ideale per ospitare conferenze, seminari e presentazioni di libri di settore con un ricco calendario di intrattenimenti nel padiglione 18. Stesso discorso per l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) che oltre ad appuntamenti promozionali come la presentazione di lubrificanti e polizze specifiche per le auto storiche, ha in programma per domenica 25, alle 11, un incontro sul tema delle limitazioni alla circolazione nei centri storici, tema di scottante attualità per i proprietari di veicoli d’epoca, soprattutto in alcune città, Milano in testa.

Come ormai consuetudine in molti eventi di questo tipo, nel programma è stata inserita anche una giornata dedicata alla vendita all’incanto. In questo caso se ne occupa la casa d’aste Cambi, al debutto nel mondo dell’auto, ma con vasta esperienza in preziosi oggetti d’arte. L’asta, in programma sabato, è dedicata in particolare ad auto sportive e da competizione (l’85%), sia storiche che youngtimer, e infatti l’evento è intitolato “Milano Racing & Sports Cars”.

Sono 52 i lotti annunciati. Molte delle auto appartengono alla scuderia di proprietà del noto pilota e team manager Gianni Giudici. Secondo le anticipazioni degli organizzatori l’asta attirerà appassionati e curiosi da tutta Europa, vista l’importanza di alcuni pezzi. Tra questi, una Maserati GranSport GT3 “Laboratorio” e una GranSport “Trofeo” con specifiche per gare di durata. Un’altra rarità è la Porsche Carrera 3.0 RSR ex Mario Casoni del 1974. E interessante è anche la Symbol Sport LM-N del 1987: fu costruita in pochi esemplari da Arturo Merzario, che adottò il rarissimo motore da competizione V10 3.5 Alfa Romeo 164 Pro-Car del 1986, con tecnologia da Formula 1.

A proposito di Formula 1, non è in vendita, ma rappresenta di sicuro una delle principali attrazioni di Milano Autoclassica la monoposto 126 CK del 1981 esposta dai Musei Ferrari. Con quella macchina Maranello si convertì alla sovralimentazione con il doppio turbo KKK dopo aver sperimentato senza successo anche un compressore volumetrico Comprex. Considerata una monoposto per piste veloci, la 126 CK regalò il primo successo di un turbo alla Ferrari sul circuito cittadino di Montecarlo, guidata da un superlativo Gilles Villeneuve, che si sarebbe poi ripetuto a Jarama. Problemi di affidabilità tennero lontano la 126 CK dalla lotta per il titolo iridato, ma questa monoposto ha scritto pagine importanti della storia della Formula 1 e merita il posto di riguardo assegnatole a Milano AutoClassica.

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Sabato 24 Novembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 18:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA