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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
L'Audi RS Q e-tron E2 impegnata in un guado

Audi-Dakar, una maratona senza ostacoli: l'auto elettrica conferma tutta la sua superiorità

di Giorgio Ursicino

Quest’anno, chi vincerà la Dakar? Se fate questa domanda sotto le tende del team Audi rischiate di passare per sprovveduti. Stéphane Peterhansel, vincitore di 14 edizioni della maratona in tre continenti, e Carlos Sainz senior, tre volte primo all’arrivo, sanno che fare una previsione del genere non ha alcun fondamento. Le Mans può cambiare la scelta del suo campione anche nel giro finale. La Dakar ti presenta una voragine di incognite metro dopo metro. Per provare a puntare al bersaglio grosso servono due cose: una montagna d’esperienza ed il cammello meccanico purosangue. Certezze, invece, nessuna, non c’è esperto che te le può dare. Un precipizio dietro l’ultima duna è pronto a trasformare la cavalcata trionfale in una figuraccia gambe all’aria. Fra quelli che “sanno”, però, un primo vincitore già c’è.

La vettura schierata sembra la più veloce e la tecnologia scelta è avanti anni luce. Sulla carta, ci sono solo vantaggi e nessun ostacolo. Il prototipo elettrico “range extender” inventato da Audi ha pure la spinta virtuosa dell’innovazione. Poi è rapido, agilissimo, anche affidabile perché ha molte meno componenti meccaniche in gioco. Le dune, poi, sono il suo giardino di casa, capace di scavalcarle come una cavalletta imbizzarrita. Di sicuro è il mostro più spaziale che in 45 anni di leggenda sia stato schierato ai nastri di partenza. Nasser Salih Nasser Abdullah Al-Attiyah, l’emiro volante campione in carica, e Sébastien Loeb, il rallista più forte di tutti i tempi, si sono già arresi? Non scherziamo, nemmeno a parlarne.

L’alfiere della Toyota e il fantino del prototipo britannico Hunter schierato dal team del Bahrain non alzerebbero bandiera bianca neanche sotto tortura. Pronti a giocarsi, insieme ad altri, tutti le proprie carte in una massacrante corsa che non vede di buon occhio i favoriti. Certo, la differenza c’è e si vede tutta, basta appostarsi alla partenza delle “stage”. Le Audi partono silenziose, con un’accelerazione da zero alla velocità massima di pochi secondi, simile alle Formula 1 nonostante il fondo sterrato. Non c’è rumore, ma non c’è neanche traccia di emissioni. Al contrario, l’affascinante e plurivittorioso Hilux pick up della casa di Nagoya, e il grosso ragno che ha appena vinto il Rally del Marocco (l’Audi ha partecipato solo “fuori gara”), evidenziano il viale del tramonto della tecnologia termica.

Nonostante i motori V8 siano stati mandati in pensione, sostituiti da più efficienti e meno assetati V6, rimane l’urlo delle esplosioni ravvicinate nei cilindri e l’abbinamento a doppio filo fra il ruggito e le prestazioni. Se nella sabbia la velocità scende troppo, diminuisce anche la spinta alle ruote e il rischio di affossare fino alle portiere aumenta. Le regine degli Anelli, invece, sgusciano come un ghepardo: basta sfiorare il pedale del gas per scatenare la tempesta. Sembra una battaglia fra guerrieri d’epoche diverse. Lo squadrone di Ingolstadt ha lavorato su tutto il fronte, non lasciando nulla al caso.

Il feeling, fra Audi Sport e gli specialisti del deserto della Q Motosport di Sven Quandt che è il team principal della spedizione, è totale. Come avviene in F1, c’è una macchina nuova ogni anno, anche se la RS Q e-tron ha partecipato ad una sola gara. Con questa filosofia è stato migliorato ogni particolare nell’esperienza in corsa accumulata nella Dakar 2022. Le grandi ruote sono ancora più libere di esternare la loro incredibile escursione, la resistenza aerodinamica è diminuita del 15%.

Cura maniacale nelle operazioni di sostituzione pneumatici che nel deserto si può ripetere anche più volte al giorno. Eccellenti le performance dell’impianto di climatizzazione che permette di respirare all’equipaggio blindato nel frullatore. Piloti e navigatori sono entusiasti dell’astronave: «Non abbiamo più nulla da chiedere a Babbo Natale». La parola d’ordine, però, è non sbottonarsi, al deserto non piacciono i favoriti.

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Mercoledì 21 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 23-12-2022 09:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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