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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Un acculatore di corrente per auto Catl

Catl, arrivano le batterie per auto del futuro: con un minuto ricaricano 400 km di autonomia a 1.300 kW

di Giorgio Ursicino

Che la ricarica delle vetture elettriche si stia velocizzando lo conferma la Formula E, il Campionato del Mondo per monoposto senza emissioni. Quest’anno, la stagione 11 della categoria, è stato introdotto il “pit boost”, la sosta obbligatoria durante l’E-Prix per immettere energia nell’accumulatore. L’innovazione non è stata adottata per necessità. I bolidi attuali, quelli di generazione 3.5, riescono a coprire con facilità la distanza dal semaforo alla bandiera a scacchi, a differenza di quanto avveniva un decennio fa con le vetture di generazione 1. Non è passato molto tempo, ma all’epoca i piloti dovevano avere un doppio mezzo ai box e sostituirlo al volo circa a metà gara. Pionierismo della mobilità del futuro.

Il pit boost ha la sua ragione d’essere per una doppia motivazione: da una parte, far vedere al mondo che si possono ricaricare rapidamente anche le monoposto con la migliore accelerazione mondiale (nello 0-100 sbeffeggiano le F1); dall’altra, una sosta in più diversifica le strategie animando la competizione. L’apparato di ricarica funziona a 600 kW, attualmente le migliori colonnine che si trovano in strada sono da 350 kW, ma la Tesla sta installando quelle da 500 kW e la BYD da 1.000 kW. In soli 35 secondi si immettono a bordo circa 3,85 kWh di energia, che corrisponde al 10% della totale capacità dell’accumulatore. Il motorsport, spesso, fa da apripista per svelare le novità ma, come abbiamo visto, l’industria è molto avanti nella mobilità green, soprattutto quella cinese.

CALT, il più grande gruppo planetario per la produzione di batterie, che ha una quota del mercato globale del 38% corrispondenti a 339,3 GWh di capacità installata, alla vigilia del recente Auto Show di Shanghai ha tenuto il suo periodico tech day per fare il punto sulla situazione. A differenza di Tesla e BYD, CATL non produce veicoli con il suo brand, ma sa benissimo che il progresso degli accumulatori deve essere sincronizzato con quello dei veicoli e della rete di ricarica. Dal trono della tecnologia del settore, il gigante di Ningde, nella provincia del Fujian (Sud costiero della Cina), ha fatto una panoramica a tutto tondo dello stato dell’arte degli accumulatori. In direzioni diverse, con capacità e obiettivi differenti.

Il prodotto che più ci interessa è la batteria Shenxing LFP di seconda generazione, il massimo della velocità attualmente disponibile. Con un solo secondo ricarica per 2,5 km, in 5 minuti può imbarcare un’autonomia di 520 km, almeno sulla carta è stato raggiunto e superato il target di un minuto per 100 chilometri. La classe di ricarica è 12C, il top visto finora, la prima generazione del 2023 era “solo” 4C. Anche da quasi scarica la Shenxing 2 è in grado di erogare 830 kW di potenza.

Supporta una potenza di riempimento di 1,3 MW ed è in grado di operare anche a temperature molto basse: a -10° impiega 15 minuti per riempirsi dal 5% all’80%. L’altra novità punta sull’autonomia: la Freevoy Dual Power Battery, con un’architettura “dual core”, è un accumulatore diviso in due parti con chimiche diverse (NMC e LFP) che consentono di massimizzare la percorrenza fino a 1.500 km. La terza e ultima carta è la batteria agli ioni di sodio al posto del litio, ha la più alta densità energetica (175 Wh/kg), si esalta con il freddo (anche -40°) e pare che sia pure molto più sicura.

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martedì 16 settembre 2025 - Ultimo aggiornamento: 17-09-2025 09:35 | © RIPRODUZIONE RISERVATA