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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Hamilton a Silverstone, il suo gran premio di casa la prima volta al volante della Ferrari

Silverstone, la F1 torna a casa: sfida per vincere uno dei gran premi più prestigiosi

di Giorgio Ursicino

La Formula 1 torna nella tana. Da qui, da Silverstone, il Mondiale iniziò la sua avventura esattamente 75 anni fa. Era un sabato 13 maggio del 1950 quando, sul tracciato inglese ricavato da un aeroporto non più utilizzato, andò in onda il primo gran premio iridato della storia. Proprio sull’asfalto in cui, fino a pochi anni prima, decollavano i caccia della RAF per andare a liberare l’Europa. Per l’Italia fu un gran giorno. Quattro Alfa Romeo scattarono davanti a tutti e tre di loro salirono sul podio con il futuro primo campione del mondo che fece filotto: Nino Farina passò in testa sotto la bandiera a scacchi, dopo aver segnato il giro più veloce in gara ed aver ottenuto la pole position. Ma certamente Silverstone non è famoso soltanto per questo.

La F1 è inglese, è sempre stata inglese. Nelle verdi campagne non lontano dal circuito hanno la sede sette dei dieci team impegnati nel Mondiale. Anche squadre che difendono la bandiera di altri paesi come Mercedes o Alpine hanno il loro quartier generale da corsa in Gran Bretagna. Da queste parti c’è una tradizione immensa ed una competenza per il motorsport senza uguali. I team inglesi hanno vinto più di tutti, ma anche i piloti britannici hanno dominato la scena: hanno ottenuto più titoli (21), vinto più gran premi (320), agguantato più pole (308), fatto più giri veloci (282), scalato più podi (788) e messo in bacheca anche più punti. Hamilton da solo è in grado di tenere a bada interi paesi come l’Italia, avendo vinto più gare (103) di tutti i driver tricolori messi insieme (43).

Sir Lewis nel giardino di casa è una leggenda vivente: ha dominato 9 volte, la prima nel 2008 l’ultima lo scorso anno, partendo sette volte dalla pole. E, anche se con la Ferrari non è mai salito sul podio, anche quest’anno scenderà in pista per vincere. Come lui, anzi con più chance di lui, altri due giovani leoni britannici pronti a barattare tutto per trionfare davanti ai tifosi amici: George Russell con la Mercedes che si è imposta lo scorso anno e, ancor di più, Lando Norris che guida una papaya che sta dominando la stagione. A mettere i bastoni fra le ruote agli idoli di casa il solito Verstappen, che a Silverstone ha vinto una volta soltanto, e Leclerc che invece non è mai riuscito ad acchiappare la coppa e tre anni fa digerì molto male il trionfo del suo compagno di squadra Sainz.

Charles ci crede: «I podi danno fiducia, ma è arrivato il momento di vincere. Spero di poter iniziare in questo weekend. Siamo migliorati, aspettiamo altri aggiornamenti in modo da avere una seconda parte della stagione decisamente migliore». George, invece, butta secchiate d’acqua sullo spettro dell’arrivo di super Max giurando amore eterno al suo team: «Non mi preoccupo, ho fiducia assoluta in Toto. Il suo lavoro è costruire la squadra migliore, ma io sono tranquillo chiunque sarà il mio compagno di box, sono pronto a correre con tutti. Sinceramente non è questo il momento di pensarci, nel fine settimana ho un solo obiettivo: essere concentrato per vincere il gran premio di casa».

Un target che è anche di Lando che per l’occasione ha la tuta nera e la livrea della sua McLaren pennellata d’argento simile a quella dell’ultima vittoria di Woking a Silverstone. Era il 2008 ed al volante c’era un giovane Lewis Hamilton che alla fine dell’anno conquisto l’ultimo Titolo Piloti per la McLaren. Quest’anno sembra proprio la volta buona per cancellare il lungo digiuno. «Monaco è Monaco - ha dichiarato Norris - ma scambierei qualsiasi mia vittoria per un trionfo a Silverstone». Il campione del mondo olandese resta abbottonato sulle voci di un imminente passaggio in Mercedes: «Non ho novità, l’unica cosa che posso dirvi è che non ci sarà nessun anno sabbatico: nel 2026 mi vederete in F1...».

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venerdì 4 luglio 2025 - Ultimo aggiornamento: 12:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA