
Ferrari, al Red Bull Ring lavori in corso, ma Hamilton pensa già al 2026
Una Ferrari in evoluzione si presenta al Red Bull Ring con la speranza di riscattare la prova alquanto scialba di Montreal e, almeno, tornare a lottare per il podio in attesa di tempi decisamente migliori. I tecnici di Maranello hanno portato degli aggiornamenti ma, a dire dei piloti e dal programma della squadra, le aspettative non sono altissime. Gli aerodinamici dell’ingegner Tondi hanno preparato un diverso fondo che Hamilton ha collaudato per primo perché Leclerc nelle prove iniziali ha lasciato la sua SF-75 al giovane pilota di Formula 2 Beganovic dell’Academy Drive della Scuderia. Il particolare, chiaramente, è parecchio complesso ed i cambiamenti sono numerosi, in entrata sulle pance e in uscita nel diffusore, ma sembra che questo sia soltanto uno step.
Altre novità più sostanziose sono previste per Spa, quest’anno anticipata a luglio, e poi in Ungheria, ultima prova prima della pausa estiva. In Belgio dovrebbe arrivare la nuova sospensione posteriore, mentre a Budapest un’ulteriore evoluzione del fondo proprio per massimizzare i vantaggi garantiti dai rivisti cinematismi. Sia come sia, l’atteggiamento di Lewis in Austria è sembrato propositivo senza però lasciare molte speranza per la stagione in corso. Il britannico non ha dato l’impressione di essere minimamente nel pallone e di conoscere esattamente quali sono i problemi di cui però non vuole parlare. A modo suo, da un sette volte campione del mondo, ha mandato dei messaggi: lui lavora a strettissimo contatto con Fred Vasseur, l’uomo che lo ha convinto ad accettare la sfida Ferrari, ed ha confidato che si sta confrontando con Loic Serra, il responsabile tecnico del Cavallino che è arrivato nella Motor Valley dalla Mercedes proprio insieme a lui.
Il campionissimo è entrato anche nei dettagli spiegando come non vuole che la Rossa del 2026 si comporti come la poco consistente SF-75. Tornando al presente, nelle prove finali di ieri, dopo il primo podio mancato in Canada, sono tornate a ruggire le monoposto papaya che, sul corto e veloce circuito stiriano, hanno messo il fila tutti i rivali. Norris, che adora questa pista, sembra determinato a cancellare il triste finale nord americano quando ha concluso la sua rimonta tamponando maldestramente in rettilineo il compagno Piastri che ha preso il largo in classifica generale. Lando ha girato ad appena due decimi dalla pole dello scorso anno, a 240 km/h di media, precedendo proprio Oscar di un decimo e mezzo e super Max di tre.
Verstappen, sulla pista di casa del suo team, si è difeso molto bene pur dovendo fare a meno del suo ingegnere di pista, l’italiano Gianpiero Lambiase che lo segue ininterrottamente dal 2016. Più staccati Leclerc e Russell con Ferrari e Mercedes, che hanno rimediato sei decimi dalla vetta. Maggiori ambizioni il monegasco potrebbe averle sul passo gara al pari di George che è stato il più rapido nella prima sessione per poi concentrarsi sul long run con risultati molto soddisfacenti. L’inglese di Stoccarda ha fatto bottino pieno nell’ultimo gran premio e vuole dimostrare che non è stato certo un caso.