Un’altra storia tinta di giallo in F1. Dopo l’affaire Horner, che ha visto il team principal della Red Bull rischiare il posto, c’è quella della Mercedes che avrebbe messo il suo eroe Hamilton nell’angolino per punirlo del tradimento Ferrari. Rumors e mail anonime, partite dall’interno della scuderia, sostengono questo supportate dai risultati di Lewis non proprio lusinghieri. Toto Wolff si è infuriato rigettando l’ipotesi: «Siamo la Mercedes e siamo in grado di fare due vetture perfettamente uguali. Mai penalizzeremo un campione come Lewis che corre ancora per noi».
Il team ha addirittura coinvolto la polizia per accertarsi che gli spifferi non provenissero dall’interno. La conferma della tesi difensiva è arrivata dalla pista con il 7 volte campione del mondo che è stato il più rapido, precedendo la Ferrari di Sainz, la McLaren di Norris e, incredibile, l’Alpine di Gasly. La presenza di Briatore fresco di nomina ha portato i suoi frutti. Su una pista tecnica e selettiva come Barcellona quasi tutti i team hanno portato importanti sviluppi e le prestazioni delle squadre di vertice sono sempre più vicine. La Red Bull non è più inarrivabile e oltre Ferrari, anche McLaren e Mercedes possono puntare alla vittoria.