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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Akio Toyoda, numero uno della Toyota e presidente dell'Associazione dei costruttori giapponesi

La crisi dei chip piega il mercato dell'auto. I titoli dei costruttori crollano in borsa

di Giorgio Ursicino

Brusca frenata del settore dell’auto sui mercati finanziari dell’intero pianeta. Quasi tutti i titoli del comparto ieri hanno lasciato sul tappeto il 2-3% con la Toyota, il costruttore che produce più veicoli, che ha incassato perdite di oltre il 4% su anticipazioni di un corposo taglio di produzione a settembre per l’acuirsi della crisi dei semiconduttori. Il colosso di Nagoya accuserebbe l’impatto di un’operazione a tenaglia. Da una parte, la carenza dei chip; dall’altra, una nuova ondata della pandemia sotto la spinta delle varianti che sta creando diversi problemi a tutto l’Estremo Oriente. In realtà, finora, le cose erano andate abbastanza controcorrente. Quasi tutti i titoli dell’automotive si erano rafforzati in questo secondo anno di pandemia e Toyota aveva sorpreso per l’abilità con cui aveva gestito la carenza dei chip, perdendo meno produzione degli altri.

Le fabbriche del colosso hanno viaggiato ad una media mensile globale di 900 mila esemplari, ciò che serve per chiudere l’anno sopra 10 milioni di unità. Ieri il quotidiano economico Nikkei ha riportato anticipazioni non smentite dall’azienda che la forbice si potrebbe stringere proprio il mese prossimo con tagli alle linee produttive fino al 40%, e l’apparato industriale mondiale della compagnia scenderebbe a mezzo milione di veicoli. L’impianto giapponese di Takaoka nella prefettura di Aichi potrebbe addirittura subire uno stop, mentre quelli in Nord America, Cina ed Europa verranno tarati secondo le forniture. A sua volta l’Audi ha annunciato la ripresa più lenta dopo la pausa estiva. Proprio poco prima di Ferragosto, Matthew Harrison, il nuovo numero uno di Toyota in Europa, ha annunciato che, nonostante la domanda generale fiacca, il target dell’azienda nel Vecchio Continente allargato a Russia e Turchia è stato alzato per il 2021 di 100 mila unità da 1,1 milioni a 1,2 milioni.

Una performance che permetterà di centrare il milione e mezzo di pezzi già nel 2025. C’è grande attesa per la versione Suv della Yaris e soprattutto notevole successo per tutta la gamma full hybrib che per il costruttore orientale è portante. Situazione non molto diversa per i costruttori occidentali e quelli premium anche se il crollo in Borsa di ieri ha riguardato non solo l’auto. Curioso l’andamento dei costruttori europei che devono incassare le perdite di uno dei mercati più negativi, ma hanno ottenuto nel semestre risultati finanziari rilevanti e sono stati premiati, più o meno tutti, dai mercati. Un vecchio sogno delle case automobilistiche: produrre di meno guadagnando di più. Ciò è dovuto all’esplosione della mobilità elettrica, senza dubbio più costosa, ma con un’offerta ancora limitata che non richiede di spingere le vendite.

L’andamento dei titoli in Borsa è del resto legato a doppio filo, più che ai risultati commerciali vitali nella vecchia era, agli investimenti annunciati per velocizzare la transizione e il disimpegno dal petrolio. Il duello con l’Europa è spinto dalla Germania, determinata a sottrarre la leadership delle “zero emission” alla Cina partita in vantaggio, soprattutto dal punto di vista delle batterie. Il Nord America insegue, mentre le altre “region” sono un po’ in difficoltà a seguire la rivoluzione, vuoi per i redditi vuoi per le infrastrutture. A sua volta l’Ue vuole vietare la vendita di qualsiasi motore termico già nel 2035 e la crescita nei paesi locomotiva è impressionante. In Germania le full electric a luglio hanno superato il 10% di quota (aumento di oltre il 50%), mentre il mercato totale è sceso di un quarto penalizzato pure dai semiconduttori. Percentuale più o meni simile quella della Cina dove nei primi sette mesi dell’anno sono state targatu quasi un milione e mezzi di auto, volume che spinge la share a doppia cifra.

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Venerdì 20 Agosto 2021 - Ultimo aggiornamento: 21-08-2021 14:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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