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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Lando Norris festeggia la sua prima vittoria a Silverstone

McLaren volano nella palude di Silverstone. Hamilton sfiora il podio che va per la prima volta dopo 239 GP ad Hulkerberg. Disastro Leclerc

di Giorgio Ursicino

Un gran premio pazzo. Come il tempo inglese. L’intera gara è stata tormentata dalla pioggia e dall’asfalto viscido che si è asciugato quasi completamente solo vicino al traguardo. In questa lotteria che ha coinvolto negativamente la Mercedes, Leclerc e pure super Max, è emersa in tutta evidenza la superiorità McLaren, alla quarta doppietta della stagione, la seconda consecutiva dopo quella di una settimana fa in Austria. Ha vinto Norris, davanti a Piastri, ma i due ragazzi papaya hanno fatto corsa a se staccando tutti i rivali di anni luce. Il primo avversario è a ben oltre mezzo minuto, ma solo perché la safety car ha più volte raggruppato i contendenti. La monoposto british ha messo in mostra un passo inarrivabile, ancor di più in condizioni estreme. Lando e Oscar sembravano andare sui binari, mentre gli altri remavano alla meglio.

Il glorioso team britannico, non avendo bisogno di rischiare, non ha sbagliato nulla, ha fatto sempre le mosse giuste senza alcun affanno. Il pilota di casa centra la sua nona vittoria in carriera e raggiunge Charles prima dell’australiano nella loro personalissima sfida che vede in palio anche il titolo mondiale. Dopo il primo posto al Red Bull Ring, Lando si ripete davanti ai propri tifosi e si avvicina alla vetta; ora fra i due ci sono solo 8 lunghezze di divario, 234 a 226, mentre si allarga sempre più la voragine con gli altri. C’è da dire che era avanti il canguro e probabilmente sarebbe andato a festeggiare sotto la bandiera a scacchi, ma è stato penalizzato di 10 secondi per avere rallentato troppo dietro alla vettura di sicurezza.

Verstappen, dopo lo zero in pagella della Stiria, arriva soltanto quinto dopo una bella rimonta frutto della sua abilità a massimizzare le situazioni. L’assetto scelto per scippare la pole alla McLaren, però, era indubbiamente troppo scarico in condizioni da gara e sarebbe stato difficile difendersi anche con il sole. Nella palude neanche un asso come lui sarebbe stato in grado di domare una Red Bull leggerissima che non riusciva chiaramente a difendersi dagli attacchi delle papaya ed è addirittura partita in testacoda alla ripartenza dopo la safety car. Ora i punti da recuperare sul duo di testa sono una settantina e l’olandese ha ribadito che al Mondiale non pensa più, correrà gara per gara. Per la squadra di Woking è stata una grande giornata, l’ultima volta che aveva vinto fra le mura amiche era il 2008 ed al volante c’era Lewis Hamilton.

Per Lando è stata una gioia immensa, aveva detto che avrebbe barattato qualsiasi trofeo per la coppa di Silverstone ed il sogno si è avverato. Nel nuovo millennio Norris diventa l’unico inglese dopo re Lewis a conquistare il GP di Gran Bretagna. Proprio il baronetto di Sua Maestà, che con la gara inglese ha un rapporto strettissimo, ha corso una gara gagliarda che non è bastata per raccogliere in minimo indispensabile. Hamilton a Silverstone ha vinto ben 9 volte (record assoluto) ed erano 11 anni che saliva ininterrottamente sul podio. Arrivare fra i primi 3 gli avrebbe consentito di non interrompere il fantastico filotto e di spruzzare per la prima volta champagne vestito di rosso nella gara che chiude il “girone di andata”.

Invece, nonostante la determinazione ed un feeling con il tracciato senz’altro straordinario, l’esperto britannico si è dovuto accontentare di sfiorare l’impresuccia sorridendo alla medaglia di legno. A questo punto va in onda una soap opera che è stata apprezzatissima dall’oltre mezzo milione di competenti spettatori che nel weekend hanno assediato Silverstone, più della 500 Miglia Indianapolis e della 24 Ore di Le Mans. Il pilota più vincente di tutti i tempi, con 202 podi in bacheca, non è riuscito ad agguantare un giovanotto di 37 anni che, pur avendo corso 239 gran premi, non era mai riuscito a salire sul podio. Il tedesco Nico Hulkerberg ha finalmente rampato portando la Sauber, che fra pochi mesi diventerà Audi, alla prestigiosa premiazione.

Una piccola rivincita anche per Mattia Binotto, il responsabile del progetto, che ha negato la soddisfazione al suo vecchio team. Giornata da dimenticare, fuori dai punti, per Charles che ha scelto l’azzardo di partire con le slick sulla pista bagnata. Anche ieri visione diversa rispetto a Frédéric Vasseur. «Ho sicuramente sbagliato le gomme, ma anche dopo non avevo il passo», ha spiegato il monegasco. Il team principal ha invece commentato: «Con i pneumatici giusti Charles recuperava. Certo partire con le coperture da asciutto sull’acqua è stato un azzardo...». Sia come sia, la Ferrari ha leggermente aumentato il vantaggio sulla Mercedes nella classifica Costruttori: Russell ha preso soltanto un punto, Antonelli si è dovuto ritirare per essere stato tamponato.

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lunedì 7 luglio 2025 - Ultimo aggiornamento: 19:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA