Sorpresona nelle qualifiche del Gran Premio del Qatar sulla pista di Losail. Fra la Sprint e la lotta per la pole della gara lunga che conta (partenza oggi alle 17, diretta su Sky) da quest’anno non c’è più “parco chiuso” ed i tecnici possono intervenire sulle regolazioni delle monoposto. E probabilmente lo hanno fatto visto che le due McLaren sono state scavalcate dall’ottimo Russell e da un sorprendente Verstappen risultato anonimo nella garetta. Max è riuscito a precedere di 55 millesimi il britannico della Mercedes, mentre i bolidi papaya sono in seconda fila avendo accusato un ritardo di oltre due decimi. Norris davanti a Piastri, quindi, poi nell’ordine Leclerc, Hamilton e Sainz.
Per la Ferrari è tutto in salita perché se la McLaren, che ha tutte e due le vetture davanti alle Rosse, riuscirà ad incassare 15 punti in più di Maranello il titolo Costruttori sarà anticipatamente assegnato. In ogni caso, a meno di ribaltoni, l’impresa si fa ardua. I commissari hanno punito il cannibale, per aver ostacolato proprio George nel giro di lancio, invertendo le posizioni della prima fila: pole all’alfiere di Stoccarda. Nella gara Sprint del pomeriggio la McLaren ha messo a segno un colpo micidiale. Le monoposto di Woking, che scattavano in prima e terza posizione sulla griglia, hanno fatto doppietta, mettendo una pesante ipoteca sul Mondiale Costruttori.
Il colpo era nell’aria, ma le vetture papaya non hanno dimostrato una superiorità assoluta. Si sono imposte grazie alle prestazioni in qualifica e all’abilità dei piloti che, dopo aver conquistato la testa, hanno gestito con furbizia senza mai creare un gap. Al via Norris è scattato bene dalla pole riuscendo a precedere con facilità la Mercedes di Russell che invece veniva infilato con un’audace manovra da Piastri. L’australiano, per portare a termine il sorpasso, ha probabilmente maltrattato i suoi pneumatici pagando poi nel passo gara. Sia come sia, non è mai riuscito a scrollarsi dall’alettone quel cagnaccio di George e l’inglese ha provato più volte l’attacco in fondo al rettilineo d’arrivo senza mai riuscirci.
Anche le Ferrari hanno evidenziato un’ottima andatura sulla distanza tanto che le due McLaren, la Freccia di Russell e la Rossa di Sainz hanno sempre viaggiato a pacchetto. Lando, in qualche frangente, era riuscito a non dare più il Drs al compagno, ma senza quest’ausilio Oscar correva il rischio di farsi infilzare dalla Stella che invece aveva l’ala mobile. Dietro ai quattro moschettieri hanno duellato, a brevissima distanza, i due futuri driver di Maranello, Leclerc ed Hamilton. Lewis è partito molto meglio, anche perché Charles è stato ostacolato dal compagno di Madrid.
Poi il monegasco si è rifatto sotto e, dopo un accesa battaglia, ha avuto la meglio per il quinto posto. Il Principino ha affiancato l’Imperatore in staccata in fondo al rettilineo dei box, ma l’inglese non ha alzato il piede. I due hanno percorso tre o quattro curve veloci affiancati prima che il ferrarista prevalesse. All’appello dei quattro top team manca la Red Bull con Max solo ottavo ad oltre 10 secondi dal vincitore preceduto anche dalla Haas di Hulkerberg. A trionfare non è stato Norris perché sul traguardo ha frenato lasciando la vittoria al compagno. Un ringraziamento spettacolare per l’aiutino che Piastri gli ha dato nella lotta con Verstappen.