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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Charles Leclerc sorridente a Baku

Sprint race a Baku, Leclerc infila la sua Ferrari fra le due Red Bull. Verstapper furioso con Russell

di Giorgio Ursicino

Questa volta è andata come previsto. Il primo sabato tutto cronometrato nella storia della F1 ha rafforzato quello che si era intuito venerdì. Con qualche sorpresina che, in un gran premio cittadino come Baku, è quasi scontata. Leclerc ha confermato lo stato di grazia e lo straordinario feeling con il cittadino dell’Arzerbaijan, guidando con classe e spavalderia. Facendo pure qualche errorino inevitabile quando si sfiora il limite. La Red Bull, invece, ha fatto rivedere in gara, dove serve un equilibrio perfetto, che nessun’altra monoposto può avere il suo passo. Almeno finora, la fase iniziale di una stagione che potrebbe cambiare volto fra alcuni mesi quando le scuderie migliori (Ferrari e Mercedes) avranno portato in pista gli sviluppi programmati ed anche qualcuno in più. Il principino della Ferrari è stato magnifico nella “pole shootout” del mattino, andando a conquistare la quarta partenza al palo nel tracciato dell’Asia Centrale.

Il velocissimo predestinato ha preceduto la due vetture austriache, con Perez, a sorpresa, davanti a Verstappen ed al coriaceo George Russell con la Mercedes che ha preceduto un deluso Carlos Sainz. La “sprint race” del pomeriggio ha preso una piega ben diversa, con le vetture disegnate da Adrian Newey difficili da contrastare. Charles ha fatto il massimo, senza neanche una sbavatura. Perez, però, aveva un’andatura diversa: ha atteso, studiato il rivale, per poi sverniciarlo senza possibilità di replica. Con il consenso dell’avversario determinato a portare a casa più punti possibile per rimpinguare un bottino finora molto carente. Passato Sergio tutti aspettavano la replica della manovra da parte di Verstappen, ma la scenetta non si è vista. Max ci ha anche provato, senza affondare il colpo, neanche in rettilineo con l’ala mobile spalancata che dà alla RB un boost supersonico. Eppure la SF-23 aveva alzato il ritmo, avendo usurato le coperture in anticipo.

Cosa è successo? Nel primo giro della gara, il bicampione del mondo in carica aveva combattuto un duro duello con la prima delle Mercedes, quella del giovane Russell scattata come un fulmine allo spegnimento del semaforo. I due galletti hanno percorso le prime tre curve appaiati toccandosi più volte senza l’intervento dei commissari che non riscontravano scorrettezze. La spiegazione alla premiazione. Quando l’olandese è sceso dal bolide ha visto la fiancata sinistra dell’astronave squarciata come il Titanic: era quello il motivo per cui non riusciva a raggiungere i 350 orari come aveva fatto Sergio. Super Max, già nervoso, si è quasi imbestialito ed ha atteso l’inglese che si aspettava i complimenti. «Guada che hai combinato, le gare mica durano un giro...».

L’isolano ha percepito che non conveniva parlare ed ha tirato dritto rinviando la sua spiegazione: «Forse Max era nervoso. Io ero all’interno e avevo conquistato la posizione. Chi vuol resistere all’esterno sa cosa rischia, gli è andata pure bene...». Oggi si attende una storia diversa. Se non ci saranno imprevisti o incidenti, sempre in agguato fra i muretti, sarà impossibile tenere testa alle Red Bull che però potrebbero ostacolarsi fra loro con Checo che ci ha preso gusto ad infastidire il caposquadra. Se la corsa filerà senza intoppi, invece, Charles è il favorito per il podio, sempre che la Rossa non litighi con i Pirelli specialmente a mescola dura. Le previsioni di un bastonato Carlos non lasciano ben sperare: «Charles ha dimostrato che la nostra macchina è forte nel giro secco, ma con il passare dei giri i tempi si alzano. Ho fatto fatica a tenere il passo della Mercedes...».

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Domenica 30 Aprile 2023 - Ultimo aggiornamento: 01-05-2023 19:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA