In una Spa allagata, Verstappen torna cannibale. Il campione del mondo ha dato una dimostrazione di netta superiorità nelle qualifiche e in Q3 ha rifilato sei decimi di distacco al secondo, mentre questo e il sesto sono racchiusi in una forbice di poco più di due decimi. Non c’è dubbio, la configurazione che la Red Bull ha portato in Belgio funziona a meraviglia su questo tracciato, specialmente sull’asfalto bagnato e con i pneumatici intermedi. Al terzo posto, infatti, si è riaffacciato Perez che, nelle ultime gare, ha fatto parecchia fatica ad entrare nella top ten dello schieramento. Gran parte del merito, però, va al pilota che, nell’università della guida, è emerso con decisione.
Che il manico conti assai sui saliscendi delle Ardenne lo conferma a sorpresa il secondo tempo della Ferrari ottenuto dal predestinato, un talento che, quando le condizioni sono quasi proibitive, è in grado di metterci del suo. Oggi alle 15 (diretta su Sky) a scattare in testa al gruppone sarà la Rossa del principino, affiancata dalla RB del messicano e davanti al sette volte campione Hamilton ed alla prima delle McLaren guidata dal pilota del momento Norris. Dalla terza fila si avvieranno invece l’altra monoposto papaya di Piastri, vincitore una settimana fa a Budapest, e la seconda Freccia d’Argento di Russell che, da quando la Mercedes ha rialzato la testa, è spesso dietro al baronetto britannico che ha effettuato il sorpasso anche in classifica generale.
In quarta fila Sainz ed Alonso a conferma che i primi otto posti sono occupati dalle squadre che rappresentano le prime quattro forze del campionato. E superMax? Horner e compagnia hanno deciso di montare la quinta power unit Honda facendo perdere all’olandese dieci posizioni di penalità su una pista come quella belga dove, se sei più veloce, c’è tutto il modo di effettuare i sorpassi visto che esiste un tratto, che rettilineo non può certo definirsi, dove l’acceleratore rimane tutto aperto in ottava marcia per ben 23 secondi. Un’eternità se si è in scia con il DRS aperto. L’olandese tre volte campione del mondo, quindi, partirà dall’undicesima piazzola e, soprattutto se il meteo resterà variabile, non è detto che non possa puntare a piani alti, al podio ed anche alla vittoria.
Con l’asciutto completo, invece, le McLaren potrebbero far valere il proprio equilibrio è tentare la fuga prima che Max riemerga da centro del gruppo. Con le condizioni di ieri una chance di vittoria sembra avercela anche Checo nel disperato tentativo di non farsi appiedare da una squadra che solo poche settimane fa gli ha rinnovato un impegno biennale. La Ferrari, nonostante l’impresa di Charles, non sembra avere il passo per concretizzare il capolavoro sul giro in un trionfo sulla distanza. «Come lo scorso anno partirò dalla pole - ha spiegato il ragazzo di Montecarlo - ma questa volta siamo piacevolmente sorpresi perché abbiamo superato le nostre aspettative. La corsa si dovrebbe disputare sull’asciutto e non sarà facile tenere la posizione, sin dall’inizio, ma io ci proverò perché parto sempre per vincere. McLaren e Red Bull, però, dovrebbero averne di più». Per il podio si candida anche la Stella con un Lewis tornato in forma Mondiale.