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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Max Verstappen festeggia dopo la sua quattordicesima vittoria stagionale (è un record) in Messico

Verstappen, nessuno come lui: in Messico la sua vittoria stagionale numero 14, è la prima volta nella storia della F1

di Giorgio Ursicino

Sempre lui, solo lui. Con una gara incredibile, Max Verstappen conquista il Gran Premio del Messico, stacca Michael Schumacher e Sebastian Vettel, e diventa l’unico pilota in grado nella storia della F1 di vincere quattordici gare in una stagione. Con ancora il Brasile ed Abu Dhabi da disputare, il bicampione del mondo può fare ancora meglio. Max ha guidato da maestro, percorrendo la distanza con una sola sosta ed utilizzando le due mescole più morbide, la rossa e la gialla. Hamilton si è difeso con onore e coi denti, tenendo dietro l’altra Red Bull che ha adottato la stessa strategia del caposquadra. I tedeschi, però, non hanno avuto il coraggio di osare e sono stati più conservativi, facendo sì una sosta, ma montando le gialle e le bianche, cioè le medie e le dure.

Al di là della classe divina dell’olandese, il team multato dalla FIA per aver sforato il budget cap ha confermato di avere una monoposto perfetta, velocissima e, soprattutto, in grado di usare le Pirelli in modo divino. A distanza di una settimana altro secondo posto per Hamilton che ha preceduto Perez e Russell. Quinto e sesto Carlos e Charles staccati anni luce. Che la Ferrari non avesse i favori del pronostico ai 2300 di altitudine di Messico City si era capito già da sabato quando i tecnici erano indecisi se puntare su un assetto carico o scarico, soprattutto sull’ala posteriore. Il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez è assai anomalo, con pochissimo grip sull’asfalto e un’aria rarefatta che influisce sia sull’aerodinamica che sul motore.

E la Rossa, che durante l’anno ha avuto più di qualche problema di affidabilità, non ha osato chiedere troppo al turbo. Così, non solo la Red Bull ma anche la Mercedes era più rapida in rettilineo. Alla fine si è optato per una configurazione che penalizzasse il dritto per avere un po’ di vantaggio nella gestione e nell’usura della gomme, altro punto critico della SF-75. Che l’aria non fosse quella dei giorni migliori era confermato dei bookmaker che davano la stessa quota per la vittoria di Hamilton che per il podio della Ferrari. Quando si è spento il semaforo i primi sono scattati tutti bene. Chi è davanti deve cercare di non farsi prendere la scia nel lungo rettilineo che porta alla prima curva. Verstappen ci riesce, la due Mercedes lottano e Lewis infila George che finisce largo e deve lasciare strada anche all’idolo locale Perez.

Le monoposto del Cavallino scavalcano Bottas e si infilano dietro a Russell con Carlos davanti a Charles. Fra i primi sei solo le Mercedes sono partite con le gomme gialle nuove, Red Bull è Ferrari hanno preferito le rosse usate. Le posizioni si sgranano, il campione del mondo e Hamilton vanno via, Checo e il giovane britannico della Stella perdono poco, le Ferrari non riescono a tenere il ritmo e si staccano inesorabilmente. Dopo soli venti giri, Sainz ha già dieci secondi di ritardo (mezzo secondo al giro) dalla quarta posizione. Il principino è ancora più in difficoltà e non riesce a rimanere nell’alettone del compagno di squadra. Perez è il primo a fermarsi, monta le gialle medie e dovrà fare ancora una sosta.

I suoi meccanici hanno problemi con la posteriore sinistra e perde alcuni secondi. Poi tocca a Max che rientra in pista addirittura davanti a Sainz, mentre Sergio con la Red Bull scavalca Leclerc che non può fare nulla. Ora in testa ci sono le due Frecce d’Argento staccate fra di loro di cinque secondi. Perez agguanta anche lo spagnolo della Ferrari che si ferma per il cambio gomme, cosa che fa anche il leader della gara montando le bianche dure. Non è una buona giornata per il predestinato di Maranello che sognava di festeggiare i suo centesimo gran premio con una vittoria, mentre ormai viaggia staccato di quasi un minuto.

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Lunedì 31 Ottobre 2022 - Ultimo aggiornamento: 01-11-2022 09:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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