Il Toyota Proace City

Toyota, con Proace City i commerciali diventano un business: nel 2020 arriva l’elettrico e 100mila unità nel mirino

di Nicola Desiderio
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ROMA - Toyota va alla riscossa anche nei veicoli commerciali e lancia una nuova strategia per l’Europa che prevede il nuovo marchio Toyota Professional, il nuovo Proace City come terzo modello in gamma e le versioni elettriche sia per il nuovo compatto, che sarà di fatto il primo modello Toyota ad emissioni zero per l’Europa, sia per il Proace. Obiettivo: 100mila unità entro il 2020.

La casa delle Tre Ellissi ha scelto l’Italia e Roma per svelare i propri piani che riguardano i veicoli commerciali. «Ci siamo, ma vogliamo essere rilevanti» ha detto Andrea Carlucci, già amministratore delegato di Toyota Motor Italia prima di diventare responsabile Marketing e Sviluppo Prodotto presso Toyota Motor Europe. Per esserlo, arriva il nuovo Proace City, frutto sempre dell’accordo con PSA e che permetterà di attaccare il segmento dei mezzi commerciali compatti, quelli che stanno crescendo più di tutti, in particolare sotto la spinta della logistica legata all’e-commerce (+11% nel 2018). Con il nuovo arrivato, la copertura del mercato da parte di Toyota passerà in un sol colpo dal 37% al 75%.

In Europa il mercato dei veicoli commerciali, nel suo complesso, è cresciuto dai 2 milioni di unità del 2015 ai 2,4 del 2018 con un incidenza sul totale passata dal 12% al 14%. Questo vuol dire che questo tipo di mezzi è sempre più strategico e che quello dei commerciali è il quarto segmento più importante per le flotte. Il 50% dei nuovi clienti di veicoli commerciali infatti vuole un mezzo compatto, della classe del nuovo Proace City, lo scelgono di nuovo il 70% dei clienti e il 60% ne prende uno dello stesso marchio. L’ingresso in questo segmento dunque rappresenta un forte strumento di conquista e, in prospettiva, di mantenimento del cliente. Le versioni elettriche di Proace e Proace City andranno invece incontro ad un’altra esigenza: i commerciali rappresentano il 7% del traffico e il 17% dell’inquinamento mentre crescono le restrizioni al diesel, proprio dove è in aumento il numero di mezzi circolanti addetti alle consegne.

In Norvegia, dove le vendite dell’elettrico hanno superato il 44%, i commerciali ad emissioni zero hanno già raggiunto il 17% del totale. L’Olanda è l’altro paese che più di tutti sta spingendo sull’elettrificazione attraverso gli incentivi e la tassazione. Ci sono poi i target fissati dall’Unione Europea anche per i mezzi commerciali: 147 g/km di CO2 per il 2020, 125 g/km per il 2025 e 101 g/km per il 2030. «Per noi l’elettrificazione non è un problema di adeguamento alle normative – ha tenuto a sottolineare Carlucci – legata ad un’urgenza immediata, per noi è una strategia che guarda lontano». Secondo i dati di Jato, Toyota è il primo marchio ad essere sceso per le automobili sotto i 100 g/km nel 2018 in Europa, dunque quello più vicino ai 95 g/km previsto per il 2021. Il Proace elettrico arriverà nel 2020, il Proace City nel 2021, ma al momento non si sa nulla sulle loro caratteristiche, se non che la loro capacità di carico sarà inferiore di 200 kg a causa della presenza della batteria.

L’altro pezzo della strategia è la rete. Sarà creato il marchio Toyota Professional, una rete di circa 600 concessionari (circa il 30% del totale) che ricalcherà la rete business attuale, ma con una separazione più netta tra le risorse dedicate alle flotte e quelle per i mezzi commerciali. Nei saloni tutta la gamma dovrà essere visibile e disponibile per i test, con uno stock di almeno 3 mesi e mezzo. Ogni concessionario Toyota Professional avrà un obiettivo di vendita pari a 80-100 unità all’anno. Si punta sulle vendite e sul finanziamento diretto ai clienti e alle aziende, non sui noleggiatori. Ci sarà anche un’area dedicata all’usato e particolare attenzione al servizio: il tagliando sarà fatto in un’ora. I mezzi commerciali Toyota hanno una garanzia di 5 anni o 200.000 km.

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Sabato 13 Luglio 2019 - Ultimo aggiornamento: 17:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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