Bollettino Covid, la fine di un'epoca: dopo 4 anni addio al report settimanale

Il primo bollettino Covid​ in Italia è stato quello letto dall'allora direttore dell'Inmi Spallanzani Francesco Vaia, che dava notizie sulle condizioni della coppia cinese ricoverata in istituto

Bollettino Covid, la fine di un'epoca: dopo 4 anni addio al report settimanale

di Redazione Web

Ha segnato un'epoca, un periodo che rimarrà a lungo nella mente di tutti gli italiani. Per quattro anni il temuto bollettino Covid ha accompagnato i cittadini alle prese con la pandemia. Curve, numeri, terapie intensive, ospedalizzazioni. Per anni è stato diramato ogni giorno, poi è diventato settimanale. Ora andrà in pensione, quasi. Secondo l'Adnkronos, il bollettino non sarà più comunicato settimanalmente dal ministero della Salute ai media, ma pubblicato sul sito del dicastero dove è possibile consultare da tempo altri dati sul Sars-CoV-2.

 

Dal primo bollettino alle conferenze stampa

Il primo bollettino Covid in Italia è stato quello letto dall'allora direttore dell'Inmi Spallanzani Francesco Vaia, che dava notizie sulle condizioni della coppia cinese ricoverata in istituto e nelle settimane successive sui tanti assistiti dall'Irccs.

Poi, con l'esplosione della pandemia, ogni giorno nel pomeriggio la Protezione civile (Angelo Borrelli era allora a capo della struttura) allestiva la conferenza stampa in cui venivano illustrati tutti i numeri del Covid in Italia, commentati dagli esperti.

Con il passare dei mesi e dell'entità dell'impatto sul Servizio sanitario nazionale, il bollettino è passato in carico al ministero della Salute, inizialmente con una conferenza settimanale con l'allora presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, in coppia con l'epidemiologo Gianni Rezza allora Dg Prevenzione del dicastero, che illustravano i corposi dati e rispondevano alle domande dei giornalisti. Negli ultimi 2 anni e l'attenuarsi del Covid, il bollettino è passato ad essere prima un report con un videomessaggio di Rezza, e infine una nota più asciutta diffusa alla stampa.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Maggio 2024, 14:54
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