Biciclette nel centro della Capitale: l'uso di questo mezzo è sempre più diffuso anche per la crisi economia

Bici elettriche per muoversi in città:
il “bike sharing” prende piede in Europa

di Roberto Argenti
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ROMA - Il “bike sharing”, ovvero il noleggio delle biciclette, elettriche e non, per girare nelle aree urbane è ormai una realtà consolidata da tempo, nella quale i sistemi migliori da tanti punti di vista sembrano essere quelli francesi mentre i peggiori quelli olandesi, nonostante proprio ad Amsterdam il sistema sia stato inventato nel 1966!

Capitale. Guardando dalla finestra, qui da noi chiunque gira per Roma, anzi nel traffico di Roma per essere precisi, si è accorto del notevole aumento delle biciclette in circolazione, chiaramente a causa della crisi economica che sovrasta tutto e tutti. Dalle rarissime bici che si vedevano per le strade fino allo scorso anno, si è passati ad un numero abbastanza elevato, per essere Roma una città che non ha grandi numeri in tradizioni di questo tipo e che da duemila anni è sempre adagiata, ricordiamocelo, su… sette colli, con le loro dure salite da affrontare! Però un buon numero di cittadini, purtroppo anche anziani ed in particolar modo coloro che devono percorrere ogni giorno solo brevi tratti, si è adattato a questa antica soluzione utilizzando soprattutto la propria bici, anche elettrica, soluzione assai benemerita perché non inquina affatto, nonostante la struttura viaria della città, con molte strade di scorrimento troppo veloci (persino gli stessi lungotevere) e con poche piste ciclabili, non sia decisamente il posto ideale per andare in bicicletta.

Furti. In molte nazioni europee la bicicletta è da sempre un mezzo di locomozione molto utilizzato e per questo oltre confine, molto più che da noi, da tanti anni è stato varato il sistema di “bike sharing”, vale a dire l’utilizzo condiviso con altri di biciclette pubbliche, messe a disposizione da un ente locale. Anche nella capitale il Comune aveva timidamente varato qualche anno fa un Bike sharing con biciclette elettriche, ma probabilmente la poca sensibilità degli utilizzatori, le poche postazioni di ricarica e soprattutto il furto di ben 480 biciclette (!) dal giugno 2009 al luglio 2011 hanno fatto sparire l’interesse e l’utilizzo di questa opportunità. Quindi il Comune di Roma nello scorso mese di gennaio ne ha ricomprate altre 200 ed ha indetto una gara d’appalto per affidare ai privati la gestione dell’operazione, appalto che dovrebbe essere aggiudicato entro la metà di questo mese di luglio, per un totale di 80 parcheggi con stalli riservati ed oltre 900 mezzi. Da pochi giorni anche la Provincia di Roma, in collaborazione con il XVII Municipio ha varato il programma “Carica!” che prevede il noleggio di 12 biciclette elettriche nello stesso Municipio.

Europa. Dicevamo delle altre Nazioni: l’EuroTEST ha condotto un’indagine tramite 18 Automobile Club europei fra cui l’ACI, su 40 sistemi di noleggio di bici offerti nelle aree pubbliche (ma qui non parliamo necessariamente di mezzi elettrici) di questi 18 Paesi europei, rilevando come i migliori siano i francesi e i peggiori gli olandesi. Il sistema di indagine è stato strutturato sui seguenti parametri: accessibilità, informazione, facilità di noleggio e numero di biciclette. Dei 40 sistemi ben 35 sono stati promossi: uno giudicato “molto buono”, 23 “buoni”, 11 “accettabili”, 2 “mediocri e 3 “molto mediocri”.
La città francese di Lione vince questa speciale classifica, poiché dispone di 343 postazioni e ben 4.000 biciclette a disposizione di chiunque per tutto l’anno, con collegamenti con il trasporto pubblico locale, cosa che manca in Italia, oltre ad offrire un sistema di informazioni e registrazione facile e gratuita in varie lingue e il ritiro e la restituzione della bicicletta che avviene in modo completamente automatizzato. Come detto in apertura il fanalino di coda spetta alle città olandesi di Amsterdam e dell’Aia, poiché offrono poche bici, alcune prive di marce e sospensioni, con orari differenti in ogni postazione, informazioni solo in olandese (!), registrazione non gratuita e soltanto su internet, elemento che onestamente non si può chiedere a chiunque voglia noleggiare una bici al volo.

Italia. Nel nostro Paese sono state esaminate quattro città e promosse Milano, Torino e Parma, mentre è stata bocciata Bari. Dall’indagine EuroTEST, Milano ha ottenuto un “buono” con 150 postazioni e 2.500 biciclette, così come Torino (116 postazioni e 1.200 bici), Parma è risultata “accettabile” con le sue 80 bici distribuite in 15 postazioni, mentre la maglia nera va a Bari con 150 mezzi e 22 postazioni, poichè paga l’orario di funzionamento limitato, le informazioni carenti e il requisito indispensabile, molto limitativo, della maggiore età richiesta agli utilizzatori. A tutte questa realtà occorre aggiungere che i prezzi del servizio non rientravano nei parametri di valutazione dello stesso, ma sono assai differenti da città a città; in alcuni casi il noleggio è gratuito per i primi 30 minuti, mentre diventa troppo alto per le frazioni di tempo successive.
Uno degli enti coinvolti nella ricerca è stato l’ACI, il cui presidente Angelo Sticchi Damiani ha dichiarato che «Serve con urgenza un sistema di connessione tra le diverse modalità di trasporto, soprattutto in città. Bus e metropolitane non sono ancora accessibili per chi si sposta con la bicicletta, che soprattutto in ambito urbano rappresenta il modo più facile, veloce ed economico per muoversi».

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Giovedì 5 Luglio 2012 - Ultimo aggiornamento: 21-12-2012 22:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA