La Multistrada 1200 Enduro con il serbatoio maggiorato da 30 litri, le sospensioni ad ampia escursione, i cerchi ruota più grandi (anteriore da 19 pollici) e un allestimento specifico, è perfetta per i lunghi viaggi anche lontano dall'asfalto

Ducati, con Multistrada Enduro va all'attacco della Bmw GS

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GINEVRA - "La BMW GS si può battere" con queste parole l'ad di Ducati Claudio Domenicali ha riassunto l'essenza della nuova Ducati Multistrada 1200 Enduro, che al Salone di Ginevra fa bella mostra di sé all'interno dello stand Audi. "Quando il nostro team di progettazione ha iniziato a pensare alla versione Enduro - ha spiegato Domenicali durante la tavola rotonda con la stampa internazionale - ha voluto creare una moto diversa, non una copia carbone di quella che è comunque una top seller, ma un prodotto che abbia un suo carattere e che sia credibile, sempre nel rispetto del DNA Ducati".

E Ducati significa principalmente design e prestazioni, visto che rimane principalmente un costruttore di moto sportive che non vuole perdere la passione ma tenendo i piedi per terra per quanto riguarda la crescita. "Il mercato è molto democratico, se hai buoni prodotti vendi, altrimenti no - ha proseguito Domenicali - e noi ci teniamo ad accontentare il nostro zoccolo duro di ducatisti appassionati, ma cercando anche di trovarne dei nuovi". La Multistrada 1200 Enduro è la moto perfetta per raggiungere questo scopo, perché con il serbatoio maggiorato da 30 litri, le sospensioni ad ampia escursione, i cerchi ruota più grandi (anteriore da 19 pollici) e un allestimento specifico, è pronta per i lunghi viaggi anche lontano dall'asfalto.

Parlando invece del futuro, Domenicali ha spiegato che Ducati è molto attenta ai cambiamenti del mercato e che il recente successo delle motociclette 'dual mode' di cilindrata più piccola, potrebbe far riflettere la Casa di Borgo Panigale sull'opportunità di creare una Multistrada con meno centimetri cubici, magari anche più orientata al fuoristrada. "L'offroad è un campo molto interessante, perché riguarda l'intrattenimento - ha aggiunto Domenicali - che è il nostro settore principale, finora in pista, ma in futuro chissà".

Ma il futuro delle due ruote passa anche per lo sviluppo dell'elettronica e dell'integrazione con l'industria automobilistica "Nel settore della sicurezza i possono fare grandi cose - ha concluso Domenicali - con le tecnologie di comunicazione tra veicoli e tra veicoli e infrastrutture che aprono scenari finora impensabili. La moto stessa potrebbe sapere in anticipo quando sta per avvicinarsi a un'auto, avvertendo il pilota".
 

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Venerdì 11 Marzo 2016 - Ultimo aggiornamento: 19:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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