La Energica Ego, il modello più potente della gamma

Energica, la Tesla a due ruote: l'azienda italiana che produce maxi moto elettriche

di Nicola Desiderio
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SOLIERA - Già chiamano la Tesla delle due ruote, ma non è nata nella Silicon Valley bensì nell’italiana Motor Valley. Se infatti le auto ad emissioni zero più veloci e cool del momento vengono da Palo Alto, è a Soliera, nella Bassa modenese, che si fanno le prime vere moto supersportive elettriche. E sono italiane, emiliane come la Ferrari, la Lamborghini e la Ducati ovvero i simboli più alti del motorismo tricolore, nati quando di silicio e tantomeno di litio non si parlava proprio e le automobili erano questione esclusiva di pistoni, cavalli e cavalieri, ma nient’affatto di dame. E invece a condurre la Energica Motor Company è una donna, Livia Cevolini, discendente di una famiglia che vuol dire impresa e innovazione. Un trittico che da sempre è il vero motore del nostro paese, come un V12 nato a Maranello.

La Energica nasce nel 2010 come ramo della CRP, l’azienda fondata dal nonno Roberto nel 1970 e diventata una delle leader mondiali della stampa 3D e della cosiddetta “fabbricazione additiva”, un know- how del quale da lunga data si servono le migliori squadre di Formula 1, ma trova anche altri utilizzi in campi disparati come le attrezzature sportive, la nautica, le biotecnologie e applicazioni aerospaziali, dai droni fino ai satelliti.
Se infatti i motori sono diventati una tipicità di questa terra come l’aceto balsamico e il lambrusco, lo devono ad aziende come queste, capaci di fondere passione e sapienza producendo tecnologia e componenti che il mondo ci invidia. E grazie a questa cultura e alle sue spalle forti, Energica ha percorso a passi veloci tutte le tappe di un costruttore di razza: dalle competizioni, fino ai modelli stradali e alla quotazione in borsa con l’obiettivo di raggiungere l’attivo in bilancio già dal 2018 e di produrre 2mila unità entro l’anno successivo.

Sarà perché la moto è femmina come l’amministratore delegato, il primo modello l’hanno chiamato Eva è una streetfighter ed è emiliana al primo sguardo poiché il telaio a traliccio in acciaio tutto a vista è quello tanto caro alle Ducati. Ma qui non ci sono il serbatoio né il mitico “pompone” con tanto di scarico bensì un motore elettrico che eroga 70 kW e la porta fino ai 200 km/h autolimitati. Numeri superabili da qualsiasi 600 che però non può contare su 170 Nm di coppia istantanei come una scossa, un sogno per gli amanti del misto e del wheeling.

La batteria è agli ioni di litio da 11,7 kWh, si può ricaricare in 3,5 ore e alle colonnine rapide sono sufficienti 30 minuti per l’85% con un’autonomia massima di 200 km. Tutto dipende da quale delle 4 mappature si sceglie considerando che ve ne sono altrettante anche per il recupero dell’energia. Sta a voi optare tra una tranquilla scampagnata ad emissioni zero oppure una scarica di elettrica adrenalina più breve ed intensa. La Ego invece è una vera supersport, ha un motore da 100 kW e 195 Nm, fa i 240 km/h e lo zerocento in 3 secondi. Per festeggiare i 45 anni della CRP, hanno fatta una Ego45, una serie limitata in 45 esemplari con carena in fibra di carbonio.

E per il futuro è previsto un terzo modello, ma sia chiaro: sui numeri non c’è fretta, perché le Energica vogliono essere elettriche come le Tesla, ma esclusive e desiderabili come le Ferrari: un nuovo simbolo del Made in Italy. Parliamo infatti di mezzi che costano oltre 30mila euro, personalizzazioni escluse, acquistabili in Italia direttamente in fabbrica, che negli USA si prenotano online e si possono vedere solo in un salone a San Francisco mentre in Europa si trovano in un solo concessionario per ogni paese dove è presente il brand o, se preferite, la marca, nome italiano di genere femminile.
 

 

 

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Lunedì 19 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 17:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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