La Nuova Brutale 800 cambia totalmente per rimanere fedele a se stessa, alla sua capacità di stupire e di conquistare nuove generazioni di appassionati. Stile, motore, dotazione e ciclistica, tutto è stato rimesso in discussione con l’obiettivo di cre

MV Agusta Brutale 800, design unico e prestazioni da brividi ora è anche più divertente

di Lorenzo Baroni
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VARESE - Bella da quando è nata, la Brutale rinasce, tutta nuova e tutta da scoprire. MV ci ha messo dentro tutta la tecnica e lo stile possibile ed è riuscita ad alzare ancora l’asticella del segmento.

Rivista nelle proporzioni e nelle forme ora più muscolose e cattive che puntano verso l'avantreno. Lo storico gruppo ottico ellissoidale ora è full LED ed anche il serbatoio è nuovo e di forma trapezoidale con una capacità di 3 litri più grande rispetto al modello precedente. Rinnovate anche tutte le piastre, le pedane ed i convogliatori del faro anteriore.

Inedite, per la nuova Brutale, sono la sella sdoppiata, nelle nuove maniglie passeggero a scomparsa ed i led di tutti i gruppi ottici, comprese le frecce. Rivisto anche il ponte di comando, dotato adesso di un nuovo manubrio, del comando idraulico della frizione, di un nuovo cruscotto e nuovi blocchetti elettrici.

Riprogettato anche il tre cilindri dotato ora di albero controrotante che sviluppa 116 cv a 11.500 giri/min. Cavalli diminuiti ovviamente, ma ora la coppia massima è incrementata del 25%, con un risultato di ben 83 Nm a 7600 giri/min, con il 90% fruibile già a 3800 giri/min.

Stessa storia per il cambio ora elettronico up&down EAS 2.0, affiancato dalla frizione a comando idraulico con sistema anti‐saltellamento, il tutto gestito dal sistema MVICS con Full Ride By Wire multi mappa ed un Traction Cotrol settabile su 8 diversi livelli.

La nuova Brutale 800 è stata aggiornata e rivista nella ciclistica. Il telaio è più lungo di 20 mm (1.400 mm in. Davanti c’è la nuova forcella Marzocchi con steli rovesciati in alluminio da 43 mm, con escursione di 125 mm, mentre dietro c’è un monoammortizzatore Sachs ancorato al classico forcellone monobraccio, ridisegnato ad hoc.

L'impianto frenante è fornito da Brembo vanta una coppia di dischi anteriori flottanti da 320 mm e pinze a quattro pistoncini, con pinza a doppio pistoncino e disco da 220 mm dietro, coadiuvato dal nuovo ABS Bosch 9 Plus.

Il motore spinge già da molto in basso, ma pecca un po’ nelle marce alte, dove negli allunghi sembra fiacca ma l'accelerazione, specialmente su percorsi guidati. L’anteriore è granitico, e concede al pilota un buon feeling già dai primi metri, poi progressivamente aumenta dando l’idea di poter forzare ad ogni curva. Velocissima nei cambi di direzione. La trazione è tanta, alle volte eccessiva, ma il Traction Control fa il suo dovere.

La frizione antisaltellamento invece, è secca e pulita e aiuta ad entrare in modo pulito ma aggressivo. Le sospensioni soprattutto il posteriore, non sono una gioia, rigidissime ma compensano con una tenuta davvero precisa. La Brutale non è fatta per andare piano.
 


 

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Martedì 12 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 13-04-2016 16:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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