La velocissima Ducati 1199 Panigale impegnata sulla pista di Yas Marina ad Abu Dhabi

Panigale 1199, la regina della supermoto
Ducati alza l'asticella della tecnologia

di Lorenzo Baroni
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YAS MARINA (ABU DHABI) - Si chiama 1199 Panigale ed è semplicemente la più grande rivoluzione introdotta dalla Ducati negli ultimi vent’anni. Il nome della moto si ispira alla sede storica dell’azienda bolognese e questo legame con il passato emerge anche dal motore bicilindrico e dalla distribuzione desmodromica. Tutto il resto, invece, è completamente nuovo, soprattutto sotto il profilo tecnico e costruttivo. Scopriamo infatti soluzioni fortemente innovative che non passeranno certo inosservate agli amanti del Marchio. Una moto, la Panigale, che verrà ricordata in futuro come un autentico punto di svolta per l’intera produzione Ducati.

In questo caso il salto evolutivo appare ancora più forte di quello introdotto nel 1993 con il modello 916, una moto che fece invecchiare istantaneamente tutti i modelli della concorrenza, proponendo un design avvincente frutto della matita di Massimo Tamburini. La rivoluzione Panigale però non si limita ad una estetica filante e aggressiva, o ad un peso da record di soli 168 chili a secco, le novità più importanti sono nascoste sotto la aderente carenatura. Qui non troviamo più lo storico telaio a traliccio, elemento distintivo di tutti i modelli Ducati, ma al suo posto scopriamo un moderno e compatto telaio monoscocca in alluminio, che unisce le teste dei cilindri al cannotto di sterzo inglobando anche l’air box. Il nuovo telaio sfrutta la tecnologia del motore portante, che diventa così un elemento del telaio. Il propulsore viene ruotato all’indietro, questo insieme al cambio più compatto e spostato in alto consente di utilizzare un forcellone lunghissimo che migliora sia la trazione che la maneggevolezza.

Con la ottimizzazione degli spazi l’ammortizzatore posteriore viene spostato sul lato sinistro della moto, da qui viene comandato tramite un sistema di aste e bilancieri, il suo fulcro è regolabile su due posizioni in funzione del tipo di tracciato scelto dal pilota (pista o strada). Una moto nata e pensata per l’uso in circuito, come dimostra la diminuzione di peso di 10 chilogrammi e l’innalzamento della potenza di ben 25 cavalli rispetto alla precedente 1198. Ma più che la potenza (pur elevatissima e sulla soglia dei 200 cv) ad impressionare è la guidabilità, la precisione della ruota anteriore e la maneggevolezza che si mantiene elevatissima anche al crescere della velocità. La 1199 in definitiva innalza sensibilmente i valori di performance e prestazioni nel panorama delle supersportive odierne, candidandosi al ruolo di nuovo riferimento per la categoria, il costo varia dai 19.190 euro della versione base ai 28.990 Euro della versione Tricolore.

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Lunedì 20 Febbraio 2012 - Ultimo aggiornamento: 19-03-2013 05:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA