La sfilata lunga oltre dieci chilometri di 10 mila Vespa a Mantova

Piaggio uno sciame di Vespa:
la più grande sfilata del mondo

di Sergio Troise
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MANTOVA - La Vespa, ovvero lo scooter più amato del mondo, continua nella sua inarrestabile marcia sulle strade del mito. Nata nel 1946 per mano di quel geniale progettista che fu Corradino D’Ascanio (l’inventore dell’elicottero), prodotta e commercializzata ormai su scala globale in oltre 18 milioni di esemplari, l’inarrestabile due ruote italiana è stata celebrata per l’ennesima volta con un raduno da record, svoltosi a Mantova nel weekend del 12-15 giugno.


Oltre diecimila i vespisti ritrovatisi nella città dei Gonzaga per i Vespa World Days, tradizionale appuntamento annuale che raduna appassionati provenienti da ogni parte del mondo. Questa volta erano 310 i Vespa Club presenti, in rappresentanza di 32 paesi diversi, tra i quali anche Usa, Brasile, India, Pakistan, Vietnam. La maggioranza proveniva dall’Europa, in particolare da Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Spagna. Quattro russi sono arrivati dalla lontana San Pietroburgo: oltre 3000 km in quattro giorni di viaggio. Una rappresentanza è arrivata anche dalla vicina Croazia, dove si svolgerà il raduno mondiale del 2015.

Un corteo da record. La carovana dei vespisti ha formato un serpentone colorato e rumoroso lungo oltre 10 km, dalle vie di Mantova fino a San Benedetto Po. E’ stato uno spettacolo unico al mondo, mai visto prima, che ha testimoniato una volta di più come lo scooter della Piaggio si confermi, ancora oggi, come fenomeno di costume in grado di resistere al tempo e alle mode. Inutile dire che la rappresentanza italiana era la più nutrita. Da noi, del resto, i Vespa Club sono attivi sin dal 1946, anno di nascita del primo esemplare. Oggi sul nostro territorio se ne contano più di 40, tutti associati al Vespa World Club, che conta oltre 60.000 soci in tutto il mondo. Solo in Italia si sono svolti nell’ultimo anno oltre cento raduni di appassionati.

I club premiati. Al Vespa Club Pordenone è andato il Vespa Trophy, trofeo “turistico” destinato alla rappresentanza più numerosa, in grado di dimostrare, attraverso il Travel Book, di essere transitato per il maggior numero di check point previsti lungo il percorso di avvicinamento a Mantova. Al secondo posto, in questa speciale classifica riservata ai rappresentanti di 25 nazioni, il Vespa Club Cerignola; terzo il Vespa Club della Serbia. Premi di consolazione sono andati comunque a tutti i Vespa Club nazionali presenti al raduno mondiale.

Anche la Vespa da guerra. Nel Vespa Village allestito per l’occasione si son visti, come consuetudine, aficionados di tutte le età: dalla Sicilia sono arrivati due sposini in luna di miele, ma anche due anziani ultrasettantenni, irriducibili vespisti presenti a quasi tutti i raduni, con tanto di sidecar per la signora. Infinite le personalizzazioni, con carrozzerie verniciate nelle colorazioni più strambe e dotate di accessori d’ogni genere, sia originali sia di realizzazione artigianale. Tra i modelli più rari, due Vespa Tap del 1956, di proprietà di due collezionisti belgi: prodotte in Francia, sono armate come una Aston Martin di James Bond, con mitraglietta e cannoncino che spuntano dalla sella. Erano destinate alla guerra d’Algeria e venivano lanciate dagli aerei con il paracadutate. Incredibile Vespa…

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Giovedì 10 Luglio 2014 - Ultimo aggiornamento: 02-08-2014 10:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA