Marc Marquez (Honda) ha chiuso la seconda giornata di test collettivi della MotoGP in Malesia con il miglior tempo in 1.59.844. In seconda posizione la Yamaha di Jorge Lorenzo con 1.59.902 a soli 58 millesimi dal capo classifica. Ottima la performance delle Ducati che piazza i suoi due piloti ufficiali Andrea Iannone e Andrea Dovizioso in terza e quarta posizione. Le due moto italiane sono davanti alla Honda di Dani Pedrosa e alla Yamaha di Valentino Rossi. Valentino Rossi non è riuscito in questa giornata a migliorare come aveva preannunciato dopo il miglior tempo di lunedì.

Valentino in ombra. Rossi con il suo 2.00.308 è sesto davanti a Bradley Smith (Yamaha) e a Cal Crutcmlow (Honda). Continua la crescita in sella alla Ducati di Danilo Petrucci. Il pilota ternano ha chiuso questa giornata di prove con l'undicesimo tempo a 0,869s da Marquez. In 18/a posizione, invece, c'è il collaudatore della Ducati, Michele Pirro, mentre Alex De Angelis (ART Aprilia) e Marco Meandri hanno terminato rispettivamente con il 25/o e il 27/o tempo.

«Sono felice, è stata una giornata positiva». Marc Marquez, che ieri era stato condizionato da un problema ai freni, oggi è tornato a dettar legge. Il driver della Honda è stato l'unico a scendere sotto il muro dei 2 minuti, chiudendo con il miglior crono del giorno di 1'59«844. La caduta nella sessione pomeridiana, all'altezza della curva 4, non ha tolto il sorriso al baby fenomeno della Hrc: »Dopo quello che è successo ieri, abbiamo cercato di recuperare il tempo perso e abbiamo provato alcune cose. Domani dobbiamo continuare il lavoro di sviluppo.
Oggi ci siamo concentrati sull'elettronica e domani lavoreremo di più sul telaio. Sono contento di come sono andate le cose e del nostro passo«, spiega Marquez, augurandosi poi che la pioggia non condizioni il programma di domani »perché abbiamo bisogno di buone condizioni«.

Rossi ringrazia e rilancia. Valentino Rossi invece non ha brillato nella seconda giornata di test. «Questa mattina non mi sentivo bene non devo aver digerito la colazione e per questo non sono riuscito a guidare bene. Poi nel pomeriggio le cose sono cambiate. Abbiamo provato molte cose nuove che ci stanno aiutando, ma la novità maggiore di questi test è il nuovo cambio che ormai sto usando su entrambe le moto». Il nuovo seamless Yamaha attivo anche in scalata come quello della Honda era atteso da tempo sia da Rossi che da Lorenzo i quali durante la scorsa stagione hanno più volte invocato l'arrivo del nuovo componente per essere più vicini alle Honda.

«Il cambio funziona ed è un aiuto in più - ha detto Rossi - ma ci sono ancora altre cose da fare soprattutto in ingresso di curva per essere allo stesso livello delle Honda. Comunque il nostro lavoro va avanti. Oggi sono riuscito a fare il mio time attack e tutte le altre prove come da programma. Domani mattina cercheremo di fare il tempo, come accaduto nel primo test in Malesia di inizio febbraio, ma non sappiamo se troveremo una pista veloce come in quella occasione».