Il nuovo Xenter della Yamaha

Yamaha Xenter, grinta e dinamismo
ma anche tanta facilità di guida

di Antonino Pane
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FIRENZE - Grinta e facilità di guida. Con Xenter 150 la Yamaha ha centrato l’obiettivo. Eppure l’asticella era stato posta molto in alto: si trattava di realizzare uno scooter che stesse sul mercato in un segmento, quello di ingresso, dove dettano legge da anni Honda e Piaggio. Quattro anni di studi, di verifiche, di approfondimento e alla fine ecco un motorino pronto per sfidare i concorrenti. Alla vista la cosa che colpisce di più è la mancanza delle molle degli ammortizzatori posteriori. Tra il parafango e la ruota quel vuoto quasi un po’ angosciante, lo stesso che poi ha contribuito al grande successo dello Tmax. I tecnici Yamaha, infatti, hanno optato sul posteriore per un monoammortizzatore posizionato all’interno del telaio: il risultato è la centralizzazione delle masse a tutto vantaggio della maneggevolezza. Dal punto di vista stilistico da segnalare anche le ruote da sedici pollici con cerchi a cinque razze che esaltano lo spirito sportivo di questo nuovo scooter; c’è poi il bauletto di serie da 39 litri e il parabrezza, anch’esso di serie, con paramani integrati.

Ma il lavoro migliore i tecnici giapponesi lo hanno fatto senza dubbio sul motore. Si tratta di un monocilindrico a quattro valvole da 155 cc. che è fissato al telaio senza link, con una soluzione di tipo motociclistico che assicura un comportamento più stabile e preciso. Sui saliscendi delle colline intorno a Firenze Xenter 150 ha dimostrato tutte queste sue peculiarità e la capacità di affrontare anche percorsi extraurbani offrendo un buon comfort di guida grazie a ridottissime vibrazioni e alla comoda posizione delle gambe. E a questo proposito c’è da sottolineare che la pedana piatta, spesso riferimento specifico per questo segmento di mercato, risulta più ampio di circa il 25 per cento rispetto a quelle montate sugli scooter rivali.

Per quanto riguarda la sicurezza la Yamaha ha chiesto e ottenuto per questo scooter pneumatici sviluppati specificamente in grado di offrire una grande aderenza. Il risultato è apparso significativo anche sul bagnato: grazie ad una mescola ottimizzata e al disegno del battistrada, Xenter tiene bene l’asfalto anche quando si affrontano curve impegnative. Un notevole contributo arriva anche dalla frenata combinata: agendo sulla leva di destra si attiva esclusivamente il disco anteriore da 267 millimetri; agendo, invece, su quella di sinistra si attiva il ripartitore di frenata tra il disco anteriore e il tamburo posteriore.

Tecnologia a piene mani pure sulla versione da 125 cc. Il motore, brillante, ti dà la spinta che serve per superare facilmente il traffico del centro. Anche questa versione si dimostra affidabile soprattutto per quanto riguarda stabilità. Risultati ottenuti grazie al telaio a doppio trave e al monoammortizzatore posteriore di stampo motociclistico. Il tutto senza rinunciare alla pedana piatta che resta la più spaziosa della categoria, la semplicità di guida, la sensazione di controllo garantita dal sistema di frenata combinata. Questa versione sarà particolarmente gradita al pubblico femminile: peso ridotto e semplicità dell’uso del cavalletto: un’operazione diventata semplicissima, grazie al posizionamento del cavalletto stesso, molto vicino al baricentro dello scooter. La strumentazione è tutta hi-tech: un ampio display Lcd fornisce informazioni anche sulla temperatura esterna e sulla manutenzione. Il prezzo? Volutamente è stato tenuto sotto i tremila euro, 2.990 per il 150 cc; 2.890 per il quarto di litro.

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Venerdì 13 Gennaio 2012 - Ultimo aggiornamento: 08-11-2012 11:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA