Dopo le Honda CB750 e CB500, arriva sul mercato italiano la più grande della famiglia Hornet: la CB1000. Si tratta di una naked di grossa cilindrata molto ben fatta, performante, senza troppi fronzoli e con un rapporto qualità/prezzo (o meglio ancora potenza/prezzo) oggettivamente molto vantaggioso. Due le versioni disponibili, Standard ed SP, realizzate attorno al quattro cilindri di derivazione Fireblade (modello 2019) capace di erogare una potenza di 152 CV e 104 Nm, che sulla SP arrivano a 157 CV e 107 Nm, grazie alla presenza di una valvola sullo scarico e a una mappatura specifica della centralina.
L'elettronica si affida a un ride by wire con tre mappe, al controllo della trazione regolabile e disattivabile e a un cambio elettronico quickshifter. Dunque, non c'è la piattaforma inerziale a sei assi e non c'è neanche il forcellone monobraccio che avevamo visto sulla CB1000R. Ma in compenso ci sono un telaio realizzato ad hoc con struttura a diamante in acciaio rigido, una forcella Showa Big Piston da 41 mm completamente regolabile, un mono Ohlins TTX36 al posteriore e pinze freno Brembo a quattro pistoncini (sulla standard troviamo un mono Showa completamente regolabile e pinze freno Nissin).
Il tutto incastonato in un design moderno e aggressivo, con un frontale imponente e una coda slanciata verso l'alto. La strumentazione è moderna e intuitiva, basata su un display a colori da 5'' con connettività Honda RoadSync. In sella, la nuova Honda CB1000 Hornet è sorprendentemente agile, maneggevole e divertente. È stabile nei curvoni veloci, rapida nei cambi di direzione e precisa nel misto stretto: dei 212 kg di peso in ordine di marcia, in sella se ne percepiscono molti di meno. Si guida con il busto leggermente caricato in avanti: si ha il pieno controllo dell'anteriore ma non ci si stanca troppo.
È facile, nonostante la cavalleria. Ha sterzo per poter essere utilizzata in città senza troppe difficoltà (la sella è alta 809 mm da terra), complice anche un'ottimo bilanciamento dei pesi, e offre un'erogazione ben gestibile ai bassi regimi. I medi sono abbastanza corposi ma, come per ogni 4 cilindri che si rispetti, è agli alti che si ottiene il massimo. Nelle mani di un motociclista navigato, la Hornet va forte e regala adrenalina. Ma se non si ha troppa esperienza, si può imparare in fretta progredendo step by step.
Quale scegliere tra le due? La standard viene proposta in tre tinte (rossa, bianca e grigia) a 10.390 euro, mentre la SP nella sola tinta nera al prezzo di 11.990 euro. Ebbene, per la differenza di prezzo probabilmente vale la pena optare per la SP: i 5 CV in più non fanno la differenza, ma il quickshifter, il mono Ohlins e le pinze Brembo, sì.