
Honda, la Fireblade mette i brividi. La CBR1000RR-R offre su strada prestazioni simili ad una MotoGP

Dazi, Honda sposta dal Giappone in Usa la produzione dell'ibrida Civic

Case auto giapponesi sotto pressione in Borsa in attesa dei dazi Usa. Toyota, Honda, Nissan cercano strategie

Honda rinnova il green H-RV: evoluzione la parola vincente. La potenza complessiva tocca i 131 cv
LOSAIL - Si prospetta un 2020 importante per il marchio Honda, che nel corso dell’ultima edizione di Eicma ha portato sul palcoscenico probabilmente la novità su due ruote più importante dell’anno: la nuova CBR1000RR-R Fireblade. Parliamo di una moto nata quasi da un foglio bianco che alza notevolmente l’asticella puntando su tecnologie di derivazione MotoGP. È realizzata sulla base della RC213V-S e porta le performance ad un livello mai raggiunto prima. Il suo look è completamente inedito, così come il propulsore. E c’è una tecnologia a bordo che riassume tutto il know how che il marchio Honda ha acquisito in questi anni (di successi straordinari) nel mondo delle competizioni. Ma andiamo con ordine.
La guardi e vedi in lei il design di una sportiva moderna, affilata, che esprime potenza. È dotata di alette aerodinamiche di derivazione MotoGP (interne alla carena) pensate per migliorare la stabilità alle alte velocità e in fase di frenata. Anche il nuovo display TFT da 5” a colori completamente personalizzabile è ultra-moderno. Il cuore pulsante della nuova Fireblade (201 kg con il pieno di benzina) è il compatto motore 4 cilindri con bielle in titanio e pistoni in alluminio forgiato. È capace di erogare una potenza massima di 217,5 CV a 14.500 giri/min e una coppia massima di 113 Nm a 12.500 giri/min. Il nuovo telaio in alluminio a diamante sfrutta il retro del carter motore come infulcraggio dell’ammortizzatore e dialoga con un nuovo forcellone più lungo di 30,5 mm. Le sospensioni della versione standard sono entrambe Showa, con davanti una forcella BPF da 43 mm e dietro un mono BFRC-L; Showa è anche il nuovo ammortizzatore di sterzo regolabile. L’impianto frenante è invece firmato Nissin e si avvale di dischi anteriori da 330 mm oltre a prevedere un Abs specifico per l’utilizzo in circuito regolabile.
Più evoluta è la versione SP del nuovo Fireblade, che aggiunge alla dotazione di base sospensioni elettroniche Ohlins, pinze freno Brembo Stylema, batteria a litio e quick-shifter di serie. Entrambe le versioni sono dotate di una piattaforma IMU a 6 assi che gestisce l’evoluto pacchetto di sistemi elettronici: dal Throttle-By-Wire con 3 Riding Modes predefiniti e personalizzabili – che combinano potenza (P), freno motore (EB), controllo dell’impennata (W) e controllo di trazione (T) – fino al controllo di trazione HSTC regolabile su 9 livelli e al Launch Control regolabile. La nuova Fireblade è una moto per certi versi diversa da quello che ci si potrebbe aspettare. Scheda tecnica, dati e numeri potrebbero intimorire chi non è abituato alle performance di una superbike vera e propria. Eppure la prima sensazione che regala la nuova CBR è quella di grande intuitività. Sembra subito facile, precisa, sincera. Comunica perfettamente con il pilota e mette a proprio agio anche chi di mestiere non fa esattamente il pilota; la differenza poi ovviamente sta nel riuscire a farla andare forte o meno, ma quello è un altro discorso.
È molto stabile sul veloce, complice anche la crescita dell’interasse. Scende in piega con grande rapidità, percepisce molto bene i movimenti del corpo e lo spostamento dei pesi.
La mappa Sport non é estrema, prevede sospensioni abbastanza morbide e permette alla moto di perdonare “facilmente” anche qualche errore. È invece in Track che cambia la musica. La Fireblade diventa più rigida, più reattiva, più vicina alle moto da competizione, insomma: affonda meno in frenata ed entra ancora meglio in curva. Anche la risposta del gas è più immediata, così come il controllo della trazione é meno invasivo e in uscita si scivola un po’ di più. Il propulsore dà il meglio di sé nella zona alta del contagiri.
Anche i rapporti sono molto lunghi: si raggiungono i 300 km/h in 5a marcia (pensate che si toccano i 295 km/h in 4a). L’erogazione é corposissima ma mai brusca e la moto disegna linee perfette: il telaio svolge sempre un ottimo lavoro. La moto è già disponibile in tutte le concessionarie con prezzi che partono da 22.990 euro per il modello standard e da 26.990 euro per la versione SP.