Dakar 2025, dominio Ktm tra le moto con Benavides e Sanders. Classic, 4 equipaggi italiani nella Top 10, Traglio e Briani 2°
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Con la nuova CB1000 Hornet – la più grande della famiglia Hornet, composta dalle CB750 e CB500 – Honda ha portato nel segmento delle naked di grossa cilindrata una moto molto ben fatta, performante, senza troppi fronzoli e con un rapporto qualità/prezzo (o meglio ancora potenza/prezzo) oggettivamente molto vantaggioso.
Non c’è la piattaforma inerziale a sei assi, è vero. E non c’è (più) il forcellone monobraccio e le rifiniture che avevamo visto sulla CB1000R. Ma se questo è lo scotto da pagare per avere una naked sportiva da oltre 150 cv con ride by wire con tre mappe, controllo della trazione e una ciclistica ben cucita addosso, ad un prezzo di partenza di 10.390 euro, va bene così.
Per i più esigenti c’è la versione SP – oggetto della nostra prova sulle strade di Alicante e dintorni – che si differenzia dalla standard per una maggiore potenza (il 4 cilindri in linea 1000 di derivazione fireblade arriva a 157 cv e 107 Nm), pinze freno a quattro pistoncini Brembo (al posto delle Nissin), quickshifter di serie e un mono posteriore Ohlins TTX36 (al posto di un mono Showa regolabile), con il prezzo che arriva a 11.990 euro. Per il resto è tutto condiviso: telaio con struttura a diamante in acciaio rigido e una forcella Showa Big Piston da 41 mm completamente regolabile. Elementi tecnici che rendono la nuova Hornet sorprendentemente agile, maneggevole e divertente.
È stabile nei curvoni veloci, rapida nei cambi di direzione e precisa nel misto stretto: dei 212 kg di peso in ordine di marcia, in sella se ne percepiscono molti di meno. È stilosa, moderna, con un serbatoio muscoloso, una coda affusolata e un faro “accigliato”. E si guida con il busto leggermente caricato in avanti: si ha il pieno controllo dell'anteriore ma non ci si stanca troppo. È facile, nonostante la cavalleria. Ha sterzo per poter essere utilizzata in città senza troppe difficoltà, complice anche un’ottimo bilanciamento dei pesi, e offre un'erogazione ben gestibile ai bassi regimi. I medi sono abbastanza corposi ma, come per ogni 4 cilindri che si rispetti, è agli alti che si ottiene il massimo. Nelle mani di un motociclista navigato, la Hornet va forte e regala adrenalina. Ma se non si ha troppa esperienza, si può imparare in fretta progredendo step by step. Quale scegliere tra le due? Per la differenza di prezzo, probabilmente vale la pena optare per la SP: i 5 cv in più non fanno la differenza, ma il quickshifter, il mono Ohlins e le pinze Brembo, sì.