La Honda Africa Twin con la sospensione AirTender

Honda, arriva la supersospensione AirTender per l’Africa Twin

di Antonino Pane
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ROMA - I concessionari Honda distribuiranno la rivoluzionaria sospensione AirTender per le African Twin. Grazie ad un accordo tra Honda Motor Europe Ltd. Italia e Umbria Kinetics s.r.l. i Concessionari ufficiali Honda distribuiranno in esclusiva il nuovo sistema di sospensione.

“Il kit - informa la Honda - è facilmente intercambiabile con la sospensione originale, è composto dall’AirTender (elemento elastico) e da un ammortizzatore Öhlins sviluppato secondo le specifiche tecniche della Umbria Kinetics s.r.l., con il supporto della Andreani Group International”.

AirTender è già proprietaria di due brevetti internazionali. La tecnologia messa a punto prevede la sostituzione della molla elicoidale standard. Il nuovo meccanismo prevede un sistema con una molla elicoidale più corta e rigida dell’originale e una molla a gas dotata di un sistema oleodinamico, che permette di regolarla e controllarne gli spostamenti.

“Siamo molto felici - dice William Armuzzi, direttore generale Honda Motor Europe Ltd Italia -
di collaborare con questa giovane startup italiana, che ha dimostrato un approccio ingegneristico innovativo nel mondo delle sospensioni. Il prodotto è rivolto ai clienti che vogliono il massimo in termini di prestazioni e comfort, per ogni tipologia di utilizzo della moto, dalla vacanza in 2 con bagagli al fuoristrada impegnativo. Siamo certi che questo sistema troverà un ottimo riscontro presso il pubblico degli appassionati.”Il prezzo del kit è 1.790 euto a cui bisogna aggiungere le spese d’installazione.

“L’unicità di questo nuovo sistema consiste - spiega ancora la Honda - nel separare le diverse funzioni della sospensione, riducendone i compromessi. La molla elicoidale ha il compito di sostenere il peso statico del veicolo e del pilota, e di gestire la dinamica della moto durante la guida e in manovra. Questa molla elicoidale è considerevolmente più rigida dell’originale e non ha precarico meccanico, quindi è libera di muoversi sui micro avvallamenti e molto stabile sui trasferimenti di carico dovuti ad accelerazioni e frenate. La parte idropneumatica, invece, entra in funzione solo oltre un certo valore di carico e quindi consente di ammorbidire istantaneamente la sospensione sulle forti asperità. Inoltre, il circuito idraulico a cui è connessa, ne gestisce gli spostamenti producendo uno smorzamento aggiuntivo solo in caso di sollecitazioni particolarmente rilevanti, realizzando in maniera puramente meccanica quello che è in pratica il sogno di ogni costruttore di sospensioni attive.
Il risultato è una sospensione che offre una capacità di adattamento immediato alle condizioni del terreno, e quindi nessun compromesso, ma un comfort totale in qualsiasi situazione di guida”.

E poi c’è anche un altro aspetto innovativo: la capacità che offre il sistema di regolare l’elemento elastico. Grazie all’efficienza di accumulo energetico del gas, sono possibili regolazioni estremamente precise sia della capacità di carico, sia del coefficiente elastico, il tutto con un intervento manuale sul sistema idraulico che consiste semplicemente nell’avvitare o svitare una vite. Questa regolazione, agendo sul livello di compressione del gas, consente di cambiare radicalmente il carattere del veicolo, adattandolo alle reali condizioni di carico e di guida.
 

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Mercoledì 29 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 12:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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