Suzuki Hayabusa 2021 - La prova a Vairano

Suzuki Hayabusa 2021, il "falco pellegrino" è tornato: la nostra prova a Vairano

di Francesco Irace
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PAVIA – Nel 1999 ha debuttato sul mercato come la moto più veloce al mondo. Ha conquistato il cuore di tanti, dominando il segmento di appartenenza per oltre vent'anni. Nel 2008 è stata aggiornata, per poi ricevere qualche piccola modifica nel 2013. Oggi la Suzuki Hayabusa ritorna in grande stile, rinnovandosi dentro e fuori, senza perdere l'identità e l'appeal che da sempre l'hanno contraddistinta. La terza generazione della Hayabusa continua a puntare sull'aerodinamica, ulteriormente evoluta grazie al know-how maturato dagli ingegneri Suzuki in tutti questi anni. Dunque, design affilato, basso, largo e prestante – come quello del "falco pellegrino" (l'animale più veloce al mondo) giapponese da cui prende il nome –, con linee nette e moderne e un coefficiente di resistenza tra i migliori al mondo. 
Il motore quattro cilindri da 1.340 cc perde qualche cavallo, guadagna l'omologazione Euro5 e migliora nell'erogazione: 190 cv (contro i precedenti 197) a 9.700 giri/min e 150 Nm raggiunta a 7.000 giri/min. Numeri che si traducono in uno scatto 0-100 km/h in appena 3,2 secondi (contro i precedenti 3,4) e in una velocità massima autolimitata a 299 km/h. Non cambia il telaio in alluminio a doppia trave (se non per dei rinforzi laterali e per il nuovo telaietto reggisella più leggero), mentre guadagnano una nuova taratura mono e forcella (KYB da 43 mm) per scongiurare il sovrasterzo alle basse velocità. Completano il quadro un'ergonomia rivista, con il manubrio leggermente più alto e vicino al pilota, il nuovo plexiglass e pneumatici Bridgestone Battlax S22 da 120/70 davanti e 190/50 dietro. 


Cresce anche dal punto di vista tecnologico, la nuova Suzuki Hayabusa. Che ora adotta il sistema SIRS (Suzuki Intelligence Ride System) basato su una piattaforma inerziale IMU a sei assi con 6 Riding Mode (3 preimpostate, 3 personalizzabili), che intervengono su Traction Control, Anti-Lift, Engine Brake e cambio Quick-Shift. Ci sono poi il Cruise Control, il Launch Control e lo Speed Limiter, oltre ai sistemi Easy Start, Combinated Brake Sistem e Hill Hold Control System. L’impianto frenante punta sulle pinze anteriori Brembo Stylema con dischi da 320 mm di diametro. Infine, la strumentazione resta fedele a quella di sempre, con tachimetro e contagiri analogici che accolgono però un nuovo pannello TFT dal quale è possibile configurare tutti i parametri della moto. 
Suzuki Hayabusa GSX1300RR 2021 è disponibile già da oggi in due colorazioni – Glass Sparkle Black / Candy Burnt Gold e Metallic Mat Sword Silver / Candy Daring Red – al prezzo di 19.390 euro, che comprende anche la "sella monoposto" e la cover degli specchietti in carbonio. Per provarla siamo andati sul circuito di Vairano, dove le varie configurazioni del tracciato permettono di testare tutti gli aspetti della moto. Che ci ha stupito innanzitutto per l'erogazione del motore, molto bella, lineare, e ricca di coppia sin dai bassi e medi regimi. Percorrere lo 0-280 km/h sul lungo rettilineo di Vairano è una bella dose di adrenalina. Con la Hayabusa vai molto più forte di quanto percepisci in sella. Perché la protezione aerodinamica e il comfort generale sono straordinari. 


L'elettronica tiene tutto a bada e la stabilità è elevata anche quando il tachimetro si avvicina alle zone  E al pilota resta "solo" il compito di godersela. Nella parte guidata si apprezza l'ottimo bilanciamento dei pesi, che rende la moto più leggera e maneggevole di quanto si possa immaginare. Tuttavia non è una moto che va strapazzata: va guidata rotonda. Frena forte, dà sicurezza, e diverte in tutte le situazioni. Ha un aspetto singolare, unico, che può piacere o meno, ma il suo fascino è indiscutibile. Consuma un bel po', ma in fondo poco importa. 

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Venerdì 19 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 10:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA