Triumph Street Scrambler

Triumph, in sella alle Modern Classic dopo un assaggio di Adventure Experience

di Francesco Irace
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PAVIA - Nel suggestivo scenario dell’Oltrepò Pavese, all’interno dei 60 ettari dell’azienda vitivinicola Marchese Adorno a Retorbido (PV), a partire dalla fine di aprile, Triumph darà il via alla nuova Adventure Experience, la prima scuola di guida e perfezionamento off-road del marchio inglese, diretta diramazione della omonima "scuola" del Sud del Galles (UK). A guidare tutti coloro che vorranno migliorare il proprio rendimento in moto fuori dall'asfalto ci sarà una squadra capitanata da Gian Luca Canobbio, istruttore di moto e auto da oltre 20 anni e fondatore della prima scuola enduro nel 2000. Il team sarà composto da istruttori di grande esperienza, tra i quali spicca Angelo Signorelli (14 partecipazioni alla 6 giorni, con 8 vittorie a squadre e 2 assoluti, 2 Parigi-Dakar, 1 Rally dei Faraoni e 3 Incas Rally con 1 vittoria).

Il corso, dalla durata di un giorno e mezzo, sarà impostato su tre livelli – base, intermedio ed esperto – per soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di motociclista. Si parte dai classici esercizi con i birilli, utili a comprendere come gestire il proprio peso sulla moto e come utilizzare in maniera ottimale freno, frizione e acceleratore, per finire con fettucciato e mulattiere da affrontare quando ormai si possiede una base solida e consolidata.

Il costo è di 400 euro, se si opta per l'uso di una moto propria (idonea ovviamente alla guida in fuoristrada e dotata di pneumatici tassellati), e comprende 2 pranzi presso la struttura della Triumph Adventure Experience e la cena in una sala riservata presso il Salice Terme Golf&Country. C'è inoltre l'opzione per l'accompagnatore, che può svolgere la stessa attività del partecipante (120 euro) oppure può optare per una esperienza completamente diversa, che spazia dal corso di Golf alla giornata in SPA (200 euro). Il primo appuntamento è previsto nel weekend del 26/27/28 aprile, al quale succederanno due appuntamenti a maggio (10-12 e 24-26) e due a giugno (7-9 e 21-23).

Chi volesse, invece, partecipare al corso in sella alla gamma Triumph, può scegliere (aggiungendo 100 euro al costo base) una delle moto disponibili: Tiger 800 XCA, Tiger 1200 XCA, Street Scrambler 900 e Scrambler 1200 XC e XE. Personalmente, all'interno del "circuito", ho avuto modo di assaporare per qualche minuto il terreno su cui si svolgeranno i corsi e l'ho fatto in sella a una Tiger 1200 XCA; non certo la più facile per dimensioni e peso, ma di sicuro una moto molto ben bilanciata, con la quale si riescono a fare più cose di quelle che ci si può immaginare. E nonostante si sia trattato di un piccolo assaggio, ho rispolverato alcune nozioni importanti e “ricalibrato” il mio corpo per la guida in fuoristrada (che prevede un’impostazione opposta a quella su strada, per chi non lo sapesse): e in poco tempo, con i consigli giusti, ho fatto anche dei progressi.

Su strada, invece, ho potuto provare le entry level della rinnovata gamma Modern Classic. Sono partito con la Street Twin, una moto bassa, agile, facile da gestire e dalla forte personalità. Frena forte (merito della pinza Brembo a quattro pistoncini), ha un cambio e una frizione perfetti e ora è anche più divertente grazie alla potenza del bicilindrico salita a 65 CV (+18% rispetto al passato). Le nuove cartucce dalla forcella migliorano il comfort, la sella è comoda, solo il manubrio è un po' distante e obbliga leggermente a guidare con il busto caricato in avanti. La dotazione è completa, con ride by wire multimappa, abs e controllo della trazione, luci a LED e presa USB per ricaricare lo smartphone. E anche le finiture sono curate nel dettaglio. Ma questo è un aspetto che accomuna tutte le moto del marchio inglese.

Meno classica e più “off-road oriented” è Street Scrambler. Ha un manubrio più alto e largo, pedane inclinate in avanti e una forcella con steli distanziati per agevolare la guida in off-road, cerchi a raggi (con l’anteriore da 19’') e pneumatici dual purpose Metzeler Tourance che rappresentano la ciliegina sulla torta. Rispetto alla Street Twin (con cui condivide tutto il resto), è più “comoda”. Ha beneficiato anche di piccoli interventi a telaio e sospensioni e assicura un assetto equilibrato, che si adatta ad un uso polivalente. Tuttavia, se invece si desidera fare un off-road più impegnativo ma senza rinunciare a una modern-classic, conviene invece spostare l’attenzione sulla più grande della famiglia: la Scrambler 1200 XE, dotata, tra le altre cose, di maggiore luce a terra, di una ruota anteriore da 21’’, di un pacchetto elettronico evoluto (con piattaforma inerziale IMU) e di un comparto sospensioni (dalla lunga escursione) firmato Showa e Ohlins.

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Venerdì 29 Marzo 2019 - Ultimo aggiornamento: 13:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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