La Yamaha Tracer 900 GT

Yamaha Tracer 900 GT, con la Gran Turismo il viaggio è un piacere assoluto

di Francesco Irace
  • condividi l'articolo

GRANADA - Con l’arrivo della versione 2018 della Yamaha Tracer 900 debutta anche una variante “top di gamma” pensata per chi vuole il massimo della dotazione per sfruttare la “tuttofare” dei Tre Diapason anche e soprattutto per i lunghi viaggi. Si chiama Tracer 900 GT, è stata sviluppata sulla base della sorella Tracer 900 (condividendone naturalmente le migliorie introdotte per il 2018) ed è stata ideata e progettata per offrire al segmento Sport Touring un mezzo esclusivo ad un prezzo competitivo: 12.190 euro. Adotta di serie borse laterali rigide da 22 litri a sgancio rapido con le cover in tinta con il resto della carrozzeria. Monta una nuova strumentazione realizzata con la tecnologia TFT (Thin Film Transistor) di ultima generazione, con il display a colori che offre una ricca serie di informazioni: la marcia inserita, la temperatura dell’ambiente, la modalità di guida, il livello del carburante ed il consumo e, per finire, il livello del TCS inserito.
 

 

La Tracer 900 GT è inoltre equipaggiata con sospensioni evolute che prevedono una nuova forcella – realizzata con una esclusiva colorazione oro – completamente regolabile per consentire di adattare il proprio stile di guida al carico e alle condizioni del percorso. Il mono posteriore invece consente la regolazione del precarico molla in remoto. Di serie sulla GT troviamo anche il Quick Shift System che in accelerazione permette al pilota di innestare le marce senza usare la frizione. Basato sul sistema adottato sulla MT-09 più recente, il QSS offre a questa Sport Tourer un carattere ancora più esuberante. Ma non finisce qui, perché il pacchetto elettronico si avvale anche del Cruise Control, un altro accessorio che si rivela particolarmente prezioso soprattutto durante i viaggi.

È lo stesso sistema adottato dalla Hyper Naked Yamaha MT-10 e può essere impostato per controllare la velocità in 4a, 5a, 6a grazie ad un interruttore dedicato sul blocchetto a sinistra del manubrio. È inoltre possibile aumentare o diminuire la velocità di crociera di 2 km/h ad ogni tocco; insomma una tecnologia identica a quella che ormai spopola già da tempo sulle auto. Tra i vantaggi emergono il minor affaticamento durante i viaggi più lunghi, la possibilità di mantenere una velocità costante su strade con pendenza variabile e di impostare una velocità compatibile con i limiti imposti dal codice stradale, da 50 km/h in su. Il sistema si disattiva automaticamente quando si aziona il freno, la frizione o l’acceleratore e dispone di una funzione di memoria che permette di tornare all’impostazione precedente. Completano il quadro delle dotazioni le manopole riscaldate, che consentono anche a chi utilizza la moto durante i periodi più freddi dell’anno di beneficiare di una “fonte di calore” molto più efficace di quanto si possa immaginare.

  • condividi l'articolo
Sabato 2 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 03-06-2018 22:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA