La Volvo Polestar 1

Polestar, è nata una stella. Volvo Cars lancia un nuovo brand: auto solo elettrificate e ad alte prestazioni, la produzione in Cina

di Giorgio Ursicino
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SHANGHAI - Volvo punta a Est, la Stella Polare illumina la Via della Seta. Rilanciata alla grande dall’ingresso nella galassia del gruppo cinese Geely, la casa di Goteborg ha stretto un rapporto virtuoso con l’ex Impero Celeste. Da una parte la solida sede dell’azionista che ha garantito ingenti capitali e strategie chiare, lasciando campo libero agli svedesi nella progettazione e lo sviluppo delle nuove vetture. Dall’altra, tre impianti produttivi per alimentare un mercato che, oltre ad essere il più grande del pianeta, è anche quello con maggiori prospettive di crescita, soprattutto dal punto di vista della mobilità sostenibile grazie alla diffusione corposa dei veicoli ad emissioni zero.
Così, nell’ambizioso piano di espansione che viaggia verso vendite annuali a sei zeri, Volvo Cars ha fatto un’altra mossa sotto la regia Geely annunciando che verranno prodotte solo in Cina (almeno per il momento) i modelli del nuovo brand Polestar già pronto a vivere di luce autonoma
 

 

La griffe, nell’orbita del costruttore scandinavo ormai da qualche anno, identificava finora la squadra corse con cui Volvo affronta le gare turismo e le versioni più sportive di alcuni sui modelli, come AMG per Mercedes, “M” per BMW o Quadrifoglio per l’Alfa Romeo. Sono Polestar le S60 e V60 da 367 cavalli che sfoggiano più di 250 particolari realizzati ad hoc oltre ad un programma di ingegnerizzazione incentrato su accessori e software di gestione personalizzati. Ora il grande salto, con una capitalizzazione di 640 milioni di euro (5 miliardi di Rmb cinesi), l’azienda leader mondiale per la sicurezza stradale ha creato una joint venture con due società all’interno dell’azienda madre che farà parte al 100% del Volvo Cars Group. Polestar, quindi, diventa a pieno titolo un costruttore di auto, con un’identità precisa e una personalità molto forte. Come vuole la tradizione del brand, i prodotti messi sul mercato saranno esclusivamente ad altissime prestazioni e, in linea con il nuovo corso dell’automotive, non emetteranno sostanze inquinanti, saranno cioè spinti da silenziosi ed ecologici propulsori elettrici. L’attacco a Tesla non è nemmeno tanto velato.

Modelli unici, di classe e livelli di sicurezza elevati, ma è evidente che le sinergie con il design e l’ingegneria Volvo saranno molto forti. Le particolarità non si fermeranno qui. Polestar avrà una base produttiva modernissima, efficiente e dedicata, le vetture verranno messe in strada con una formula esclusiva (solo on line e solo con rata mensile che comprende anche numerosi servizi) e potranno contare su punti di contatto con i clienti (gli “Spaces”) che saranno del tutto indipendenti e distaccati dai tradizionali showroom Volvo.

Le prenotazioni sono già state aperte, in occasione del faraonico reveal del primo modello avvenuto a Shanghai, si possono siglare contratti di 24 o 36 mesi in cui tutto è incluso, compreso una Polestar sostitutiva in caso di necessità e il prelievo e la riconsegna a casa del gioiello quando c’è bisogno di fare manutenzione; all’utilizzatore resta solo l’onore di assaporare il raffinato piacere di guida. Terminato il periodo, saranno gli “Spazi” Polestar a trovare un altro automobilista interessato a replicare la formula con l’auto ormai usata proposta ad una rata più contenuta. La costruzione della nuova fabbrica è già stata avviata e, con una velocità tutta orientale, sarà pronta a metà del prossimo anno per iniziare l’attività produttiva nei primi mesi del 2019. Pensata insieme al pluripremiato studio di architettura norvegese Snohetta, sarà uno degli impianti automobilisti ambientalmente più responsabili ad operare in Cina, una dei più efficienti del mondo.

Al suo interno uno dei primi Spaces Center è una pista per provare quelle emozioni difficili da accendere in strada. Polestar produrrà solo vetture prive di emissioni da brividi caldi, ma Polestar 1 è in realtà una ibrida plug-in, in grado di viaggiare per ben 150 km a zero emission (un record). Un affascinante coupé 2+2 dall’esuberante potenza di 600 cavalli che verrà prodotta in 500 esemplari l’anno. «Presto tutte le Polestar saranno al 100% a batterie - ha spiegato Thomas Ingenlath, il ceo dell’azienda - ma ora questa tecnologia non è ancora matura e un’elettrica con motore termico di supporto è il ponte ideale per collegarsi al futuro». Subito dopo la Polestar 1 arriverà la Polestar 2 (fine 2019), una Bev (totalmente elettrica) di classe media con una produzione più elevata sul tipo della Tesla Model 3. L’anno successivo sarà la volta della Polestar 3, un Suv Bev che si inserirà fra le altre due per numero di esemplari prodotti e prezzo.
 

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Giovedì 30 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 01-12-2017 15:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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