PARIGI - L’Europa ha bisogno di una «forte strategia industriale» nel campo dell’industria automobilistica per rispondere alla concorrenza di colossi internazionali come Stati Uniti e Cina: questo l’appello lanciato dall’amministratore delegato di Renault nonché presidente dell’associazione europea dei costruttori auto (Acea), Luca De Meo, rispondendo alla stampa a margine della visita allo stand Mobilize del Salone Vivatech di Parigi. Alla domanda se l’Europa fosse in grado di rispondere a grandi competitor internazionali come la Tesla di Elon Musk negli Stati Uniti o i costruttori asiatici, De Meo ha replicato che «tecnicamente, credo si possa fare praticamente tutto in Europa: non ci sono limiti alle nostre capacità ingegneristiche - ha puntualizzato - ma è chiaro che devi mettere in fila una serie di elementi per garantire di essere presente in tutti i segmenti, come i semiconduttori o la catena del valore dell’auto elettrica».
In Europa, ha proseguito, «ci sono certamente molti fondi che, ad esempio, nel ‘green deal’, sono stati elargiti per andare in questa direzione» ma «dall’altra parte l’Europa ha tendenza a fare molta regolamentazione». Oggi «il tema è come fare il ponte tra queste due cose e questo si chiama strategia industriale». Il supermanager italiano nominato nel luglio 2020 alla guida di Renault ha poi sottolineato che «noi del mondo dell’auto siamo parte della soluzione e quindi vogliamo avere una voce nella definizione delle regole del gioco. Ma anche nel modo di come la strategia viene attuata negli anni». Quindi l’appello all’Europa: «Chiediamo solamente un posto al tavolo delle discussioni: siamo noi che agiamo in questo settore, investiamo soldi. Questo è il messaggio: abbiamo bisogno di una strategia industriale forte». Conversando con i cronisti a margine del Salone Vivatech di Parigi, De Meo ha detto che oggi «i media parlano molto dell’elettrico: ma bisogna capire che la vera novità dell’auto di futura generazione è il peso che avranno i software, i semiconduttori e l’intelligenza del prodotto, perché è questo che cambierà l’esperienza del cliente».
«Le auto - ha spiegato De Meo in visita allo stand di Mobilize - diventeranno oggetti evolutivi, intelligenti, che apprenderanno, che saranno connessi con il resto del mondo. È come quando abbiamo avuto il passaggio dal telefono tradizionale allo smartphone, si è aperto un mondo». Insomma, per De Meo, «la cosa fondamentale è tutta la tecnologia che ci metteremo, elettronica e software, che si stima avrà il 40% del valore di un’auto nel 2030». Quanto alle gigafactory, dice l’amministratore delegato di Renault, nonostante il ritardo su competitor internazionali come la Cina, «le cose avanzano. Noi ne stiamo facendo due in Francia. Stellantis ne sta facendo una nel nord della Francia, una in Germania, una in Italia, tutti quanto stanno costruendo ma ci vuole tempo».
La futura Renault 5 Electric sarà il primo veicolo Renault dotato di caricatore di bordo V2G (Vehicle-to-Grid). Abbinato alla stazione di ricarica bidirezionale Mobilize Powerbox e al servizio Mobilize V2G, questo consentirà agli utilizzatori della R5 di risparmiare sulla ricarica e di ridurre la bolletta complessiva con la rivendita di elettricità sul mercato dell’energia.Al Salone Vivatech era anche esposto Duo, il quadriciclo 100% elettrico di Mobilize dedicato alla mobilità urbana. Nel corso di una round table con i giornalisti, il Ceo di Mobilize Gianluca de Ficchy, ha spiegato che il veicolo si rivolge ai clienti privati e agli operatori professionali (artigiani, commercianti, flotte aziendali, operatori di car sharing e micromobilità). Duo sarà proposto in abbonamento o noleggio a lungo termine con servizi idonei da fine 2023-inizio 2024. La versione commerciale, Bento, sarà disponibile per gli operatori professionali a partire dal 2024.