Il governo francese non ritiene che le case automobilistiche debbano essere penalizzate a livello europeo se non rispetteranno le norme sulle emissioni di Co2 che saranno inasprite entro il 2025. “Stiamo esplorando tutte le flessibilità possibili in coalizione con i nostri partner europei e con coloro che in Europa sono più impegnati su questo tema per evitare di penalizzare i nostri produttori nei loro investimenti, proprio nel momento più cruciale della loro transizione industriale”, ha detto il ministro dell'Economia francese, Antoine Armand, durante il Paris Automotive Summit, il forum sull’auto organizzato nell’ambito del Mondial del l’Automobile, il Salone del settore in corso nella capitale francese.
La maggior parte delle case automobilistiche europee ha chiesto a Bruxelles misure di aiuto urgenti per far fronte all'inasprimento delle norme sulle emissioni di Co2 nel 2025, che ritengono di non essere in grado di rispettare, soprattutto a causa del calo di vendite di auto elettriche. “Non prevedo l'imposizione di sanzioni quando sono stati compiuti sforzi immensi” da parte dell'industria automobilistica per passare all'elettrico, ha detto il ministro, sottolineando che "non si può ignorare il contesto economico dell'occupazione e dello sviluppo della nostra industria in Francia e in Europa”.
Secondo Armand, "multe di diversi miliardi di euro a livello europeo limiterebbero non solo i nostri obiettivi, ma anche la nostra capacità di investire nell'ecologizzazione dell'industria automobilistica. E queste multe, a mio avviso, avrebbero ripercussioni su tutti i fornitori, che sono già sottoposti a una forte pressione in tutta la Francia”. Per questo, "bisogna riconoscere che non si tratta di ideologia, ma di osservazione e pragmatismo”, ha sottolineato il ministro.