«Insieme alle nostre imprese continuiamo fortemente a credere e scommettere sul futuro dei gas liquefatti, nonostante i provvedimenti o le prese di posizione dell'Ue nel recente passato non proprio favorevoli. Oggi avvertiamo tutti un cambiamento a livello di politica energetica. Il Governo ci sostiene, ma c'è bisogno di conferme». Lo ha detto il presidente di Assogasliquidi-Federchimica, Matteo Cimenti, all'assemblea della sua organizzazione che si è tenuta al Ministero delle Imprese e del made in Italy. «A livello nazionale - ha spiegato Cimenti - auspichiamo che provvedimenti di successo come quello dell'Ecobonus possano essere rinnovati già a partire dal 2025, e affiancati da altri a sostegno degli investimenti privati, per lo sviluppo bio e rinnovabile di Gpl e Gnl (Gas naturale liquefatto), come indicato dal Pniec».
«A livello europeo - ha proseguito il presidente di Assogasliquidi -, oltre ad atti concreti a conferma dell'inversione di rotta sulla politica di favore per il solo vettore elettrico, occorre promuovere normativamente i biocarburanti e tutte le altre soluzioni rinnovabili. Perché né oggi, né domani si potrà fare a meno di tutte le tecnologie, e tra queste i gas liquefatti, se vogliamo centrare gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione». «Per consolidare lo sviluppo del comparto Gnl - ha concluso Cimenti - servono misure strutturali di sostegno alle imprese dell'autotrasporto e dell'armamento che scelgono mezzi alimentati a Gnl/bioGnl, anche utilizzando i proventi derivanti dalla nuova normativa in materia di Ets».
Secondo Assogasliquidi, si consolida il ruolo del Gpl nelle nuove immatricolazioni di auto, con una quota gennaio-giugno al 10,1% del mercato e una rete distributiva di oltre 4.600 punti vendita. Sul fronte della combustione, sono oltre 28 milioni le bombole in circolazione, 1,5 milioni i piccoli serbatoi, e circa 7 milioni di famiglie che utilizzano Gpl, soprattutto nelle aree off grid (non raggiunte dalla rete dei metanodotti). Per il Gnl, l'Osservatorio di Mbs Consulting Spa, società del gruppo Cerved, vede una crescita dei distributori di carburante Gnl del 14% rispetto al 2022, per un totale di 160 punti vendita. Aumentano anche gli impianti a servizio di utenze off-grid (+10%), così come i depositi per reti canalizzate isolate (+8%). Nonostante la congiuntura sfavorevole, sono 218 le nuove immatricolazioni di camion a Gnl, alle quali se ne aggiungono 186 del primo semestre del 2024, per una flotta circolante di quasi 5.000 mezzi. Si tratta della metà del totale in Europa, dove l'Italia è anche leader (con il 23%) per quanto riguarda l'infrastruttura di distribuzione.