Aston Martin taglia i programmi dei modelli di lusso Lagonda. Stroll: «Proseguiamo con i piani per le elettriche»
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LONDRA - Aston Martin ha registrato nel 2020 una perdita ante imposte in aumento a 466 milioni di sterline dal rosso di 119,6 milioni del 2019. La performance negativa è legata agli effetti della pandemia sulle vendite della casa automobilistica di lusso britannica e alle svalutazioni. Il fatturato è sceso del 37% in un anno, rallentato in particolare dalla chiusura delle concessionarie per misure di contenimento dell’emergenza. Tuttavia il gruppo rimane ottimista sulla sua ripresa grazie al piano di ristrutturazione in corso. Quest’anno stima di compiere «i primi passi verso una migliore redditività» e prevede nel 2024/2025 un fatturato di 2 miliardi di sterline all’anno e un utile operativo di 500 milioni di sterline. Praltro il produttore delle auto preferite da James Bond stava già registrando un calo delle vendite molto prima della crisi sanitaria. L’anno scorso ha annunciato 500 licenziamenti nell’ambito di una ristrutturazione nel mezzo della storica crisi automobilistica, uno dei settori più colpiti dalla pandemia.
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