La fabbrica della e-tron a Bruxelles

Audi svela le strategie di elettrificazione. Un’offensiva con 20 modelli entro il 2025

di Giampiero Bottino
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MONACO - Servono determinazione, idee chiare e risorse ingenti per imboccare da protagonista la strada che conduce alla mobilità del futuro. Quella che secondo la grande maggioranza degli addetti ai lavori (tra i quali non manca però qualche voce discordante) e la quasi totalità delle case costruttrici passa attraverso la progressiva, e sempre più spinta, elettrificazione dell’auto. Audi, che non nasconde l’ambizione di voler essere leader tra i marchi premium, ha offerto una convincente dimostrazione di avere le carte in regola per vincere la sfida illustrando alla stampa specializzata internazionale, convenuta a Monaco per l’occasione, la sua strategia in materia, che in qualche caso già offre ai clienti delle applicazioni concrete e in molti altri si appresta a farlo nell’arco dei prossimi due-tre anni.
 

 

Che il futuro sia elettrico è per la “Signora degli anelli” una certezza, e che sia già cominciato lo conferma il listino nel quale figura – con un prezzo base nell’ordine degli 85.000 euro – la e-tron 55 quattro, cioè il suo primo modello 100% elettrico, un Suv da 408 cv con 400 km di autonomia dichiarata, una velocità massima di 210 km/h e un’accelerazione 0-100 in 4,6”. Come dire: elettrico sì, ma sempre nella fedeltà al Dna sportivo dei quattro anelli.
A proposito, e-tron è un termine con il quale chi frequenta il mondo Audi deve familiarizzare, perché non coincide solo con il nome della capofamiglia, ma compare nella denominazione di tutti i modelli 100% elettrici dei quali è già stato annunciato il prossimo arrivo, a cominciare dalla “sorella minore” e-tron 50 quattro,e dalla più sportiva Audi Q4 e-tron.

Entrambe queste vetture sono attese entro l’anno, anche se le consegne potrebbero iniziare nel 2020. Tutti questi modelli sono stati sviluppati sul pianale Mlb Evo che grazie ai due motori – uno per asse – offre la trazione integrale ed è la versione modificata per soddisfare le esigenze dell’elettrificazione della piattaforma modulare longitudinale su cui Audi basa buona parte della sua produzione ad alimentazione convenzionale nei segmenti medio-alti, cioè dalla A4 in su. Ma questo è solo uno dei quattro assi che la casa bavarese si appresta a mettere sul piatto della “partita elettrica” e che rappresentano un efficace esempio dell’utilità delle sinergie, soprattutto all’interno di un gigante produttivo, finanziario e tecnologico come il gruppo di Wolfsburg.

A partire dal 2021, infatti, le Audi elettriche di dimensioni compatte e medie saranno realizzate sul pianale Meb del gruppo, che è stato appena portato al debuttato al Salone di Francoforte dalla Volkswagen ID.3, la city car che segna la nascita della nuova famiglia (e della nuova strategia) elettrica del marchio. Il primo modello dei quattro anelli a utilizzare questo pianale, compatibile con la trazione posteriore o integrale, sarà la Q4 e-tron, versione di serie del Suv compatto svelato come concept sempre all’ultima edizione del Salone tedesco.

Le ultime piattaforme, più vicine al mondo del lusso e dell’alto di gamma, sono state non a caso sviluppate in collaborazione con Porsche. La Ppe (Premium plattform architecture) arriverà nel 2022-23 con la capacità di accogliere uno o due motori, garantendo così la trazione posteriore o integrale. Promette tempi di ricarica non superiori alla sosta per un “cofee break” e fino a 500 km di autonomia grazie alla ricarica a 800 Volt e 350 kW. Stessi dati per piattaforma J1, destinata alle supercar sportive e già utilizzata per Taycan, la prima Porsche 100% elettrica, e per l’Audi e-tron GT Concept con due motori, trazione integrale, 590 cv di potenza, 830 Nm di coppia e 3,5” per arrivare a 100 km/h partendo da ferma, la cui versione di produzione arriverà nel 2020.

Quando la partita entra nel vivo, Audi è quindi pronta alla sfida, mettendo sul tavolo da gioco la bella somma di 40 miliardi da spendere entro il 2025, anno entro il quale intende non solo schierare oltre 30 modelli a elevata elettrificazione, 20 dei quali 100% elettrici, ma anche ridurre del 30% rispetto al 2015 le emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita delle proprie vetture. Ed è soltanto il primo passo di una strategia “green” davvero a tutto campo, visto che l’obiettivo di lungo termine – 2050 – è quello di arrivare, coinvolgendo anche i fornitori, a un bilancio “carbon neutral” di tutte le attività del gruppo, mentre per quelle produttive l’obiettivo è anticipato al 2025, sulla falsariga di quanto già fatto dallo stabilimento pilota di Bruxelles, dove nasce la e-tron, il primo al mondo del segmento premium ad avere già raggiunto questo risultato, per il quale ha ottenuto la relativa certificazione.

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Venerdì 25 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 28-10-2019 19:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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