lo stabilimento Audi di Györ

Audi, visita allo stabilimento di Györ: la fabbrica del futuro tra motori, auto e sostenibilità

di Michele Montesano
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GYÖR – La scritta davanti all’ingresso dello stabilimento Audi parla da sola: “From Györ to the World”. Già perché in Ungheria sorge la più grande fabbrica di motori per automobili al mondo. Sfruttando gli oltre 5 milioni di metri quadrati, ogni giorno nel sito produttivo Audi vengono realizzati sia propulsori termici che motori elettrici che vengono, poi, distribuiti nelle fabbriche del Gruppo Volkswagen disseminate in tutto il mondo. Non solo motori, dalle linee produttive di Gyór ogni giorno escono fino a 771 vetture tra Audi Q3 e Q3 Sportback oltre alla nuovissima Cupra Terramar. Uno stabilimento in grado di generare un giro d’affari totale di oltre 9 miliardi di Euro senza trascurare la sostenibilità ambientale.

Nella sua ultra trentennale storia, la fabbrica ungherese ha subito una costante evoluzione. Realizzato nel 1993, lo stabilimento è stato inserito in un’aerea geografica strategica. Distante circa 100 chilometri da Vienna, fin dalla sua nascita la fabbrica di Györ era situata alle porte dell’Unione Europea. Sfruttando la linea ferroviaria, che entra direttamente nel sito produttivo, la movimentazione di motori, componenti e vetture avviene tutta su rotaia riducendo al minimo l’impatto ambientale.

L’avvio della produzione è iniziato ufficialmente nel 1994. Le 82 maestranze, tutte rigorosamente con divise rosso Paprika per rendere omaggio alla cultura gastronomica ungherese, realizzavano i propulsori 4 cilindri Audi. La crescita è stata tale che nel 1997 la produzione si è ampliata con i propulsori 6 e 8 cilindri. Infine, a partire dal 2018, sono state attivate le prime linee produttive per realizzare i motori elettrici utilizzati sulle vetture del Gruppo Volkswagen che nascono sulla piattaforma PPE, come le Audi e-tron Q6 e Q8 e, in ordine di produzione, la nuova Porsche Macan.

Solamente lo scorso anno sono stati assemblati oltre 1,66 milioni di motori tra propulsori diesel e benzina: partendo dai 3 e 4 cilindri (ben 1,16 milioni di unità), per poi salire ai 5 cilindri (circa 20.000), passando per gli oltre 79.000 motori a gasolio 6 cilindri, fino ad arrivare ai propulsori 8 e 10 cilindri riservati alle vetture più sportive che assieme arrivano a circa 280.000 unità. Se attualmente sotto lo stesso tetto si realizzano sia motori termici che elettrici, in futuro saranno questi ultimi a prendere il sopravvento. Tant’è vero che è già stata approntata una nuova linea per incrementare la capacità produttiva arrivando, così, a 2.000 unità al giorno realizzate su tre turni spalmati su cinque giorni a settimana.

Dalle linee produttive di Györ sono usciti modelli iconici della Casa dei Quattro Anelli come l’Audi TT. Tutte e tre le serie, della celebre vettura sportiva del marchio di Ingolstadt, sono state prodotte nello stabilimento ungherese dal 1998 fino allo scorso anno per un totale di 662.762 esemplari. Al fianco della TT, Audi ha realizzato anche alcune varianti della A3 finché, nel 2018, è arrivata una seconda linea per la produzione del SUV Q3 e del Q3 Sportback. Nel 2023 a Györ sono state assemblate ben 177.775 Audi. Tale cifra è destinata a salire visto l’avvio della produzione della Cupra Terramar. A tal proposito lo stabilimento magiaro è il primo del marchio Audi a realizzare una vettura di un altro brand.

Oggi nella fabbrica ungherese lavorano 12.143 maestranze specializzate. Oltre ad occuparsi della produzione di motori e vetture, alcuni di loro prestano servizio nella sezione Tool Shop & Exclusive Series Product. In questo speciale reparto vengono ingegnerizzati e realizzati componenti in alluminio destinati sia ad alcune Audi che alle altre vetture del Gruppo Volkswagen. Partono da Györ il cofano e i passaruota anteriori dell’Audi e-Tron GT, ma anche gli sportelli delle Lamborghini Revuelto e componenti di carrozzeria delle Urus, senza tralasciare le portiere posteriori della Bentley Bentayga. La qualità dei prodotti che escono dallo stabilimento ungherese viene certificata da scanner 3D e dal tunnel di ispezione in cui lavorano operai altamente specializzati.

Le fabbriche dalle cui ciminiere fuoriuscivano fumate nere sono ormai un ricordo. Lo stabilimento di Györ ha ricevuto la certificazione “Carbon Neutral” dal punto di vista delle emissioni di C02 già nel 2020. Sopra gli edifici della fabbrica ungherese troviamo una distesa di pannelli solari per un totale di 160.000 metri quadrati. Oltre a essere il più grande impianto solare realizzato sui tetti in Europa, tale estensione riesce a produrre fino a 12 Megawatt di energia.

Oltre a sfruttare il potere del sole, a Györ viene utilizzata anche l’energia geotermica per generare calore coprendo il 90% del fabbisogno di energia termica, circa 82.000 Megawatt-ora all’anno. La centrale geotermica, che sfrutta il calore del sottosuolo, è in grado di ridurre di 17.000 tonnellate le emissioni di anidride carbonica annua. Un circolo virtuoso che prosegue e viene incrementato dalla continua ricerca.

L’obiettivo di Audi è quello di rendere l’intero ciclo vitale di ogni singola automobile a impatto zero. Dalla progettazione, passando alla realizzazione, fino al riciclo dei suoi materiali a fine vita. La sostenibilità non è qualcosa di lontano, ma lo si può già toccare con mano soprattutto a Györ.

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Lunedì 2 Dicembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA