Auto elettriche, si va verso l'ok finale: nessuna possibilità di «riaprire il regolamento sulle emissioni»

Auto, verso ok finale Ue su emissioni: «Il testo non sarà riaperto». Sì agli e fuel, no (per ora) ai biocarburanti su cui punta l'Italia

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Auto e ambiente, le ultime novità: la Commissione Europea farà «una dichiarazione» su come procedere sull'interpretazione del considerando 11 del regolamento Ue sulle emissioni di anidride carbonica degli autoveicoli, dopo l'accordo raggiunto con il governo tedesco, ma il testo del regolamento «non verrà riaperto». Lo spiega un alto funzionario Ue, prima del Coreper che dovrebbe discutere del regolamento, il quale potrebbe essere votato domani nel Consiglio Energia, dopo essere stato bloccato in zona Cesarina dai prospettati voti contrari di Italia e Polonia e le astensioni di Bulgaria e Germania (quest'ultima è venuta meno con l'accordo annunciato sabato scorso).

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Eventuali «cambiamenti» futuri «sono nelle mani della Commissione», aggiunge la fonte. Il considerando 11 riguarda i combustibili sintetici, non i biocarburanti: il vicepresidente Frans Timmermans ha detto giovedì scorso che includere anche i biocarburanti vorrebbe dire riaprire il regolamento, eventualità che viene esclusa anche dal Parlamento Europeo, che considera concluso il lavoro legislativo. L'eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini ha suggerito «prudenza» prima di trarre conclusioni, invitando ad attendere il testo dell'atto delegato che la Commissione dovrebbe stendere per attuare l'intesa con Berlino sui carburanti sintetici, lasciando intendere che i giochi per i biocarburanti non sono finiti.

Il regolamento Ue sullo stop ai motori benzina e diesel a partire dal 2035 «non sarà riaperto» e, dopo l'intesa annunciata sabato tra la Commissione europea e Berlino sull'uso futuro degli e-fuels, dovrebbe ottenere oggi il via libera degli ambasciatori dei Ventisette. Lo ha fatto sapere un alto funzionario Ue, riferendo che - previo il via libera odierno - il regolamento verrà poi aggiunto ai punti all'ordine del giorno della riunione dei ministri dell'Energia in programma domani a Bruxelles. «Gli Stati membri - ha spiegato la fonte - saranno liberi di fare le proprie osservazioni e avere una discussione» sull'accordo.

LA POSIZIONE DELL'ITALIA

L'Italia, a quanto si apprende, alla riunione degli ambasciatori dei 27 in Ue di questa mattina chiederà più tempo per approfondire la dichiarazione sugli e-fuels che la Commissione allegherà allo stop alle auto inquinanti dal 2035. La dichiarazione, si spiega, cambia sostanzialmente le condizioni per interpretazione ed attuazione del regolamento e l'Italia ritiene che gli Stati debbano avere il tempo di riflettere. Si chiederà quindi che il regolamento sia tolto dai punti dove non è prevista discussione domani al Consiglio Affari Energia dove, sulla carta, è prevista la ratifica finale del regolamento, dopo l'intesa Ue-Germania.

IL DOSSIER

Il dossier sarà affrontato nella riunione dei Rappresentanti Permanenti Aggiunti dei 27 in tarda mattinata. Fonti europee, questa mattina, pur precisando che il testo sulle auto non sarà riaperto, avevano sottolineato che gli Stati membri, al Consiglio Energia di domani, saranno liberi di intervenire e fare osservazioni alla luce della dichiarazione sugli e-fuels allegata dalla Commissione. Da parte italiana, tuttavia, si fa notare che le regole procedurali del Consiglio prevedrebbero infatti un termine di 14 giorni per l'inserimento di un (nuovo) punto senza discussione nell'agenda del Consiglio. Da qui la richiesta - che sarà inoltrata al Coreper I, affinché l'approvazione della revisione del Regolamento 631/2019 non venga inserita all'ordine del giorno del Consiglio Energia di domani come punto A, senza discussione.

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Lunedì 27 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 31-03-2023 07:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA