Wrc, le mani di Neuville (Hyundai) sul mondiale rally. L'impiego part time di Rovanperä e Ogier (Toyota) ha facilitato l'impresa
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La General Motors ha accettato di inserire i siti di produzione di batterie per i veicoli elettrici nel contratto nazionale del sindacato Uaw, mentre la Ford ha incrementato al 23% in tre anni la sua proposta di aumenti salariali, contro il 20% di GM e Stellantis in quattro anni. Lo rende noto lo stesso sindacato americano, affermando che si tratta di importanti passi avanti nei negoziati contrattuali. Per questo motivo l’Uaw ha deciso di non estendere per il momento lo sciopero ad altri stabilimenti. «Stiamo vincendo, stiamo facendo progressi e stiamo andando nella giusta direzione», ha dichiarato il popolare leader del sindacato Shawn Fain su Facebook, indossando una maglietta dello Uaw con su scritto «Eat the rich» (‘mangia i ricchì, una citazione attribuita a Jean-Jacques Rousseau).
Secondo Fain la decisione della GM è stata sollecitata dalla minaccia del sindacato di estendere lo sciopero a un altro sito dell’azienda automobilistica ad Arlington, in Texas. Dopo le dichiarazioni del leader sindacale, la GM ha diramato un comunicato in cui afferma che «i negoziati procedono e continueremo a impegnarci per trovare delle soluzioni», ma non ha fatto commenti sulla notizia della concessione sui siti di produzione delle batterie. La Ford, dal canto suo, ha ribadito di essere «aperta alla possibilità di collaborare con l’Uaw a stabilimenti di batterie in futuro negli Stati Uniti» ma che questi «sono investimenti multimiliardari e devono essere competitivamente sostenibili». Stellantis invece ha fatto circolare una lettera inviata ai dipendenti n cui si legge che «il clima è buono al tavolo delle trattative» ma che permangono dei «gap».