Un pieno di benzina

Benzina, Mimit alleggerisce stretta su multe e comunicazioni. Ma i prezzi dei carburanti sono in salita

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L’obbligo di comunicazione dei prezzi della benzina sarà settimanale (e non giornaliero) e ad ogni variazione del prezzo. La chiusura per omessa comunicazione avverrà solo dopo 4 omissioni nell’arco di 60 giorni (e non più dopo tre senza limiti temporali anche non consecutivi). L’eventuale chiusura potrà essere decisa da 1 a 30 giorni (prima la previsione era da 7 a 90 giorni). Le sanzioni per omessa comunicazione saranno da un minimo di 200 a un massimo di 800 a seconda del fatturato dell’impianto (prima raggiungevano i 6000 euro). Sono queste alcune delle modifiche proposte al tavolo dei benzinai dal ministro Adolfo Urso. Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha proseguito oggi il confronto già avviato del tavolo con i rappresentanti delle associazioni di categoria dei distributori di carburante.

Il Ministro - spiega una nota del ministero - «nel confermare che sarà mantenuto nel decreto l’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale, venendo incontro alle diverse richieste delle categorie, ha presentato una serie di modifiche per raggiungere l’obiettivo della trasparenza per i consumatori senza tuttavia gravare sui costi per le categorie che offrono un servizio importante per il Paese e verso il quale vi è unanime riconoscimento per il ruolo svolto anche nei momenti più difficili, come ad esempio durante la pandemia. Il Governo, inoltre, nel pieno rispetto del ruolo che il Parlamento assolve, ha deciso di posporre l’emanazione del decreto ministeriale che definirà le modalità di comunicazione e di esposizione dei prezzi, entro 10 giorni dalla conversione del decreto legge». Oltre alle modifiche su comunicazioni e sanzioni, «per favorire la massima trasparenza, è prevista l’istituzione di una APP del Ministero gratuita che consentirà di conoscere il prezzo medio regionale e, con la geolocalizzazione, anche il prezzo praticato da ciascun distributore nel perimetro desiderato». «Con queste modifiche - afferma il ministero - si afferma il principio della massima trasparenza, si mettono i consumatori in condizione di conoscere il prezzo medio e anche quello praticato da ciascun distributore. Si facilità così l’attività dei gestori semplificando le procedure di comunicazione e rendendo più commisurate le eventuali sanzioni».

Il ministro Urso ha infine confermato che il tavolo tecnico insediato da qualche giorno continuerà ad operare fino al completo riordino del settore che necessita di diversi interventi anche in vista della transizione green per la quale è chiamato a svolgere un ruolo significativo. Carburanti: movimento in salita sulla rete - Nel dettaglio, in base all’elaborazione di quotidiano energia dei dati comunicati dai gestori all’osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 di ieri 18 gennaio, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,824 euro/litro (1,822 il dato precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,810 e 1,840 euro/litro (no logo 1,826). Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,873 euro/litro (contro 1,871), con le compagnie tra 1,857 e 1,882 euro/litro (no logo 1,875).Sul servito per la benzina il prezzo medio praticato è 1,966 euro/litro (1,963 il valore precedente) con gli impianti colorati con prezzi tra 1,923 e 2,014 euro/litro (no logo 1,878). La media del diesel servito è 2,014 euro/litro (contro 2,013), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,966 e 2,068 euro/litro (no logo 1,925).I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,794 e 0,804 euro/litro (no logo 0,772). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,080 e 2,301 (no logo 2,172).

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Venerdì 20 Gennaio 2023 - Ultimo aggiornamento: 21-01-2023 09:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA