Oliver Blume, ceo di Volkswagen

Blume (Volkswagen): «Taglio posti di lavoro equivalenti a due o tre fabbriche»

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Oliver Blume, ceo di Volkswagen, ha accolto con favore l'accordo per la riduzione della capacita produttiva e del numero equivalente di dipendenti in diversi stabilimenti del marchio di punta del costruttore, senza pero convincere il mercato azionario. «La soluzione attuale, con la riduzione della capacita in diversi siti, equivale a quella di due o tre grandi fabbriche» per il marchio Volkswagen, ha dichiarato in un'intervista pubblicata lunedi dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Per quanto riguarda l'azienda produttrice della Golf, da qui al 2030 saranno tagliati piu di 35.000 posti di lavoro su circa 120.000, e la produzione sara ridotta di 730.000 veicoli. Le azioni della Volkswagen, l'impero delle dieci marche automobilistiche, sono scese del 2,50% alla borsa di Francoforte nella tarda mattinata di lunedi, ultime nell'indice Dax. Patrick Hummel, analista di UBS, ha mantenuto la sua raccomandazione «sell» (vendere) sul titolo, dubitando che il piano presentato venerdi possa garantire una svolta duratura per il marchio. 

Il gruppo automobilistico ha provocato uno shock a settembre annunciando di voler ristrutturare il suo marchio storico senza escludere la chiusura di impianti nei siti di produzione di veicoli e componenti, possibilita categoricamente respinta dal sindacato IG Metall. Volkswagen sta soffrendo per il calo delle vendite, per l'indebolimento del settore automobilistico e per la crescente concorrenza dei produttori cinesi, in particolare in Cina, il suo piu grande mercato. Questo accordo e «una buona notizia per Volkswagen», ma «c'e ancora molto lavoro da fare, soprattutto in termini di costi», ha avvertito Blume, secondo il quale il gruppo e impegnata in una politica di risparmio a lungo termine, pur chiedendo il sostegno della politica. A due mesi dalle elezioni anticipate in Germania, con l'economia che dovrebbe chiudere l'anno in contrazione, come nel 2023, Blume ritiene fondamentale «creare le giuste condizioni politiche». «La Germania ha bisogno di una rinascita, di uscire dal tunnel della crisi e di tornare sulla corsia di sorpasso», ha affermato. Per raggiungere questo obiettivo, e importante «ridurre gli oneri, tagliare gli ostacoli burocratici, avere energia a prezzi accessibili e sicurezza negli impegni per le sovvenzioni».

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Mercoledì 25 Dicembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 22:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA