La sede del BMW Group a Monaco

BMW Group, ricavi 2021 a 111 miliardi, sale l'utile. Consegne +8,4%. Nonostante Ucraina previsioni ottimistiche per il 2022

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MONACO - Il Gruppo Bmw ha chiuso con successo l’anno finanziario 2021, con ricavi, utili e utile netto significativamente superiori. Le consegne sono aumentate dell’8,4% a 2.521.514 unità, di cui il 13% sono stati modelli elettrificati con una crescita del 70,4% anno su anno. I ricavi sono saliti a 111,239 miliardi di euro (erano stati di 98,990 miliardi nell’anno precedente). Un risultato raggiunto grazie agli effetti positivi del mix di prodotti e dei migliori prezzi, sia per i veicoli nuovi e che per la rivendita di quelli in rientro da locazione. Il Gruppo Bmw ha registrato un utile prima delle imposte pari a 16,060 miliardi (nell’anno precedente erano stati 5,222). Una ricaduta positiva pari a circa 1 miliardo di euro - è stato precisato oggi nella conferenza annuale sui risultati, tenuta in streaming - è derivata dal parziale storno del procedimenti antitrust della Commissione Ue, dopo la loro conclusione nel secondo trimestre. Nonostante l’aumento della spesa in ricerca e sviluppo - legata alla trasformazione elettrica - l’utile netto del Gruppo ha raggiunto il nuovo massimo storico di 12,463 miliardi in deciso aumento sull’anno precedente quando era stato di 3,857 miliardi. Per il settore automobilistico, l’utile prima del risultato finanziario (Ebit) è stato di 9,870 miliardi con un margine del 10,3% (era stato del 2,7% nel 2020) quindi nella fascia alta delle previsioni.

Decisamente elevato anche l’utile ante imposte per il settore dei servizi finanziari arrivato a 3,753 miliardi, contro il valore di 1,725 miliardi nell’anno precedente. Gli azionisti beneficeranno dell’ andamento del business: è stato proposto, dopo il General Meeting del prossimo 11 maggio, un dividendo di 5,80 euro per azione, e di 5,82 euro per azione privilegiata. Per il 2022, senza l’impatto della guerra in Ucraina, il Gruppo Bmw avrebbe puntato ad un intervallo per il margine EBIT compreso fra 8 e 10%, ma tenendo conto degli effetti negativi degli adeguamenti della produzione il margine è ora previsto tra il 7-9%, ha detto durante la conferenza annuale sui risultati Nicholas Peter, Cfo del Gruppo di Monaco. Questa prospettiva, è stato specificato, si basa sulla valutazione, già fatta, che la situazione geopolitica nell’Europa orientale porti a restrizioni nel network produttivo del Gruppo Bmw nelle prossime settimane. «L’azienda è impegnata in discussioni intense e costruttive con i suoi partner e fornitori e sfrutta l’alto livello di flessibilità nella sua rete di produzione per ridurre al minimo queste limitazioni - ha ribadito Peter - Ciò coinvolge anche le sedi di produzione di questi fornitori in tutto il mondo. Il Gruppo intende continuare a rifornirsi di componenti dall’Ucraina occidentale, per assicurare così prospettive a lungo termine per i dipendenti di quelle aziende. Tuttavia, la sicurezza del personale locale rimane la priorità assoluta in tutte queste attività».

Dopo aver registrato risultati per il 2021 più che positivi, il Gruppo Bmw guarda all’anno in corso con ottimismo, nella speranza che la crisi nell’Europa orientale possa concludersi senza ulteriori aggravamenti. Nel dettaglio nel 2021 le consegne sono aumentate dell’8,4% a 2.521.514 unità, di cui il 13% sono stati modelli elettrificati con una crescita del 70,4% anno su anno. I ricavi sono saliti a 111,239 miliardi di euro (erano stati di 98,990 miliardi nell’anno precedente). Un risultato raggiunto grazie agli effetti positivi del mix di prodotti e dei migliori prezzi, sia per i veicoli nuovi e che per la rivendita di quelli in rientro da locazione. Il Gruppo Bmw ha registrato un utile prima delle imposte pari a 16,060 miliardi (nell’anno precedente erano stati 5,222). Nonostante l’aumento della spesa in ricerca e sviluppo - legata alla trasformazione elettrica - l’utile netto del Gruppo ha raggiunto il nuovo massimo storico di 12,463 miliardi in deciso aumento sull’anno precedente quando era stato di 3,857 miliardi. Per il settore automobilistico, l’utile prima del risultato finanziario (Ebit) è stato di 9,870 miliardi con un margine del 10,3% (era stato del 2,7% nel 2020) quindi nella fascia alta delle previsioni. «I rendiconti finanziari del Gruppo hanno dimostrato ancora una volta la sua forza finanziaria e flessibilità - ha detto Nicolas Peter, Cfo del Gruppo di Monaco - e dimostrano che stiamo gestendo la nostra attività in modo prudente e con una chiara focalizzazione e che stiamo seguendo la rotta, anche in tempi estremamente volatili».

Per l’anno in corso Peter ha ribadito che l’obiettivo è «mantenere una performance costantemente forte. Operativamente, siamo ben posizionati per questo. Il fatto che la nostra forza lavoro sia altamente motivata e in grado di superare una crisi mi rende ottimista per il 2022, nonostante le condizioni difficili». Secondo l’azienda nell’anno in corso l’utile prima delle tasse dovrebbe aumentare in modo significativo. «I prodotti dell’azienda sono molto richiesti in tutto il mondo, sia i modelli elettrificati che quelli con tecnologia convenzionale - ha specificato Peter - Allo stesso tempo, la situazione geopolitica nell’Europa orientale sta portando a restrizioni nella rete di produzione del Gruppo Bmw. Senza questi effetti negativi, le consegne anno su anno nel segmento auto avrebbero avuto potuto avere nel 2022 un trend leggermente superiore. A causa dei prevedibili adeguamenti della produzione, si prevede che le consegne saranno ora in linea con l’anno scorso». Il pieno consolidamento dell’alleanza in Cina fra Bmw e Brilliance influenzerà positivamente gli indicatori chiave di performance del Gruppo per l’anno finanziario 2022: i ricavi del segmento automobilistico e l’Ebit aumenteranno in modo significativo, grazie al pieno consolidamento. Tuttavia, in combinazione con gli effetti di consolidamento, ciò non dovrebbe avere un impatto significativo sul margine Ebit nel segmento auto per l’anno finanziario 2022. L’azienda ha ribadito che senza l’impatto della guerra in Ucraina, l’obiettivo sarebbe stato un margine Ebit in un intervallo di 8 -10%. Tuttavia, tenendo conto degli effetti negativi degli adeguamenti della produzione, il margine Ebit è ora previsto tra il 7-9%.

Questa prospettiva si basa sulla valutazione che l’impatto della situazione geopolitica nell’Europa orientale porti già nelle prossime settimane a restrizioni nella produzione del Gruppo. Bmw è impegnata in discussioni intense e costruttive con i suoi partner e fornitori - è stato sottolineato - e sfrutta l’alto livello di flessibilità nella sua rete di produzione per ridurre al minimo questo impatto. Ciò coinvolge anche le sedi di produzione di questi fornitori in tutto il mondo. Parallelamente, il Gruppo continuerà quando possibile a rifornirsi di componenti dall’Ucraina occidentale, per assicurare prospettive a lungo termine ai dipendenti di quei fornitori. Ma oggi la sicurezza di quei dipendenti locali rimane la priorità assoluta in tutte queste attività. Per consentirle di portare avanti il cambiamento tecnologico e sfruttare ulteriori prospettive di crescita, quest’anno Bmw assumerà nuovi dipendenti aumentando la forza lavoro in tutto il mondo fino al 5%. La nota di Bmw specifica che nelle previsioni per il 2022 non sono inclusi un significativo inasprimento delle sanzioni contro la Russia e/o cambiamenti nell’interpretazione delle sanzioni esistenti, l’allargamento del conflitto al di fuori dell’Ucraina o un ulteriore aumento sostanziale dei prezzi dell’energia e delle materie prime - dovuto alla guerra in Ucraina e/o a seguito di relative sanzioni, tra gli altri fattori. 

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Mercoledì 16 Marzo 2022 - Ultimo aggiornamento: 17-03-2022 20:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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