Massimiliano Di Silvestre, presidente e ad di Bmw Group Italia

Bmw Italia conferma impegni ambientali, ma governo faccia di più. L’ad Di Silvestre traccia il bilancio del 2021

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MILANO - Il 2021 volge al termine, ed è momento di bilanci per le aziende, soprattutto quelle automotive impegnate in questo anno segnato dalla pandemia e dalla carenza di chip che ha profondamente influenzato la produzione di auto. Bmw è tra i marchi che, nonostante le difficoltà comuni a tutti, è riuscito a chiudere l’anno in maniera positiva e che, soprattutto, sta riuscendo a portare avanti con puntualità i progetti stabiliti a livello globale. A fare il punto sull’anno è Massimiliano Di Silvestre, presidente e ad di Bmw Italia, nel corso della tradizionale cena di fine anno con la stampa specializzata. Cornice lo showroom di Roma del marchio bavarese appena rinnovato, a due passi da via Veneto. «Il nostro obiettivo è chiaro da tempo: abbiamo ampliato la nostra gamma per venire incontro alle necessità del maggior numero di clienti possibile, e l’impegno per l’abbattimento delle emissioni si sostanzia in 25 modelli elettrificati entro il 2023, un’ auto full electric in ogni segmento di mercato. Noi stiamo facendo quanto avevamo annunciato, senza tentennamenti. Bisogna però - scandisce - che anche il governo faccia la sua parte.

L’Italia è indietro, troppo indietro, per quanto riguarda le infrastrutture per la mobilità sostenibile. Il processo di elettrificazione deve essere democratico. Attualmente siamo al quattordicesimo posto in Europa come distribuzione di punti di ricarica, e molti degli impianti esistenti sono di una generazione già superata. È ora - sottolinea - che le parole diventino fatti. E le risorse del Pnrr possono dare un impulso decisivo. Noi siamo pronti al dialogo con le istituzioni». Di Silvestre ha poi ricordato quanto dichiarato dal presidente di Bmw Oliver Zipse in occasione del recente COP26 a Glasgow: «La chiave per la sostenibilità sta nell’innovazione: nelle tecnologie innovative, ma anche nel pensiero creativo che non accetta limitazioni. Soprattutto, dobbiamo scegliere e seguire insieme un percorso vincolante e con obiettivi chiari. Basta aspettare. Basta con le strategie. Ô il momento di agire. Adesso». Tre le direttrici della strategia del marchio della doppia elica: riduzione delle emissioni, economia circolare e responsabilità delle imprese.

«Ogni grammo di CO2 pesa sul bilancio di ecosostenibilità: il nostro impegno - spiega Di Silvestre - è di ridurre entro il 2030 l’impatto sull’ambiente di ogni auto prodotta e la neutralità climatica entro il 2050. Per questo motivo Bmw ha fortemente voluto che riportare quanto fatto per la sostenibilità nel bilancio dell’azienda, e che a certificare i risultati fosse un ente terzo. Quanto all’economia circolare, Bmw sta lavorando per utilizzare una percentuale sempre più elevata di materiale riciclato nelle proprie auto, già ora al 30% e che diventerà il 50% nei prossimi anni. Una sfida enorme per un marchio premium, già concretizzata con il concept i Vision Circular, totalmente realizzato con materiali riciclati. Entro il 2030, inoltre, la metà dei veicoli venduti sarà totalmente elettrici. Bmw sta anche intensificando gli sforzi per migliorare l’infrastruttura di ricarica: già installate più di 15.000 colonnine in tutto il mondo. In Italia, i rivenditori avranno nuovi punti di ricarica veloce grazie alla collaborazione con Shell New Motion. La riduzione di oltre il 40% dell’impronta di CO2 per veicolo durante l’intero ciclo di vita, oltre il 50% delle vendite globali costituito da vetture elettriche, i brand Rolls-Royce e MINI completamente elettrici sono un passo concreto dell’impegno del brand.

Bmw tiene molto anche al programma di responsabilità sociale d’impresa SpecialMente che ha contribuito alla conquista del titolo come Best Sustainability brand in Italia nel 2021 e il conseguimento di uno score di oltre 80 punti nel RepTrack che monitora ogni anno la reputazione delle aziende nel nostro Paese. nuove iniziative focalizzate sul tema della sostenibilità sociale e ambientale. Infine il rapporto con il cliente, che Bmw vuole rendere ‘più caldò. Con questo scopo sono stati aperti gli showroom di Roma e soprattutto quello nuovo di Milano, in via Verri. «Un posto dove non si vende nulla - spiega Di Silvestre - ma dove le persone possano incontrarsi, prendere un caffè e magari scambiare pareri con i nostri esperti di mobilità - i genius manager - per individuare quale sia il veicolo migliore per le proprie necessità. Lo human touch- conclude - diventa fondamentale, come il livello di hi-tech che abbiamo già raggiunto».

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Mercoledì 15 Dicembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 16-12-2021 08:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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