Bollo auto

Bollo auto, Aniasa: norma per aziendali ha generato il caos, servono rinvio e modifiche

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 ROMA - Una norma che aumenta la burocrazia e i costi per chi usa l’ auto aziendale, 150mila clienti, che produrrà minori introiti per l’Erario, con il rischio di una forte crescita dell’evasione della tassa automobilistica e di un boom di contenziosi. Lo afferma Aniasa, che all’interno di Confindustria rappresenta i servizi di mobilità, in una lettera ai ministri dell’Economia e dei Trasporti. A distanza di due giorni dalla scadenza, dopo un mese di attesa, è praticamente impossibile procedere al pagamento per le flotte e si è costretti a seguire procedure antiquate: «Chiediamo al Governo di intervenire urgentemente, posticipando l’entrata in vigore della norma» contenuta nel decreto fiscale «finchè non saranno operative procedure che consentano di adempiere all’obbligo». «Un provvedimento nato male e gestito peggio, in totale antitesi con la tanto declamata semplificazione amministrativa, che complica la vita del contribuente.

Chiediamo al Governo - ribadisce il presidente Massimiliano Archiapatti - di correggere repentinamente il tiro per scongiurare il black-out tra amministrazioni locali. Riteniamo necessario posticipare l’applicazione e siamo a disposizione dei ministeri, dell’Aci e della Conferenza Stato-Regioni per risolvere il«. Archiapatti fa riferimento alla norma che prevede dal primo gennaio il pagamento del bollo auto in capo, non più al proprietario, ma all’utilizzatore, in base alla regione di residenza. Per 150.000 clienti, di cui 85.000 aziende, 3.200 Pa e 60.000 privati, che utilizzano oltre un milione di veicoli a noleggio e residenti in 20 regioni con specifiche regolamentazioni, si tratta di «un assurdo passo indietro»: per il 2020 sono stimate 3.500.000 operazioni di pagamento.

A oggi risulta impossibile, secondo Aniasa, effettuare in via informatica i pagamenti per i quasi 700.000 veicoli le cui targhe risultano all’Archivio nazionale dei veicoli. Per cui, spiega Aniasa, è necessario recarsi presso gli uffici, presentare carta di circolazione e copia del contratto per ogni singola targa. Il rischio è di un minor gettito di Iva visto che prima il pagamento del bollo era conteggiato nella formulazione del canone di noleggio e di un aggravio di oneri operativi sulle imprese di noleggio veicoli.

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Giovedì 30 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 31-01-2020 19:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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