Bosch, il principale fornitore di componenti per autoveicoli al mondo, ha annunciato l'intenzione di tagliare 5.550 posti di lavoro in tutto il mondo, soprattutto in Germania, a causa delle difficoltà del mercato delle nuove auto. “Quest'anno la produzione globale di veicoli ristagnerà a circa 93 milioni di unità, o addirittura diminuirà leggermente rispetto all'anno precedente”, ha spiegato il gruppo tedesco in un comunicato, poiché l'industria automobilistica risente del calo della domanda, dei ritardi nel passaggio ai veicoli elettrici e dell'aumento della concorrenza dei produttori cinesi.
La maggior parte dei tagli occupazionali annunciati avverrà entro il 2030. In Europa, “l'industria è in competizione con fornitori che hanno chiari vantaggi perché producono in Paesi con strutture di costo inferiori”, ha aggiunto il gruppo tedesco nel suo comunicato. Nei mesi scorsi, Bosch aveva già annunciato una serie di tagli di posti di lavoro in tutto il mondo, per un totale di circa 7.000 posizioni, in particolare nella divisione automobilistica, da cui ricava quasi due terzi del suo fatturato, ma anche nei settori degli utensili e degli elettrodomestici di Bsh.
Dei posti di lavoro interessati da questi nuovi annunci, 3.850 sono in Germania, in particolare negli stabilimenti di Hildesheim e Schwabisch Gmund. Tutti riguardano la divisione automotive del gruppo, in particolare le attività legate all'elettrificazione dei veicoli, in un momento in cui il mercato europeo delle auto a batteria cresce più lentamente del previsto. Anche l'unità che sviluppa il software necessario per la guida autonoma è interessata, così come il settore più tradizionale dei freni e dei sistemi di sterzo.