Un modello BYD

La Cina ricorre all'Organizzazione mondiale del commercio contro dazi Ue su import auto elettriche

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La Cina ha presentato un reclamo all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro per i dazi definitivi imposti dall'Unione europea sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi. Come comunicato dal ministero al Commercio cinese, il Governo ha sottoposto il caso all'organo del Wto che si occupa di risoluzione delle controversie per “salvaguardare gli interessi sullo sviluppo dell'industria dei veicoli elettrici", ribadendo la sua "ferma opposizione" alle tariffe dell'Ue e criticando la decisione come “protezionismo commerciale” in nome del controbilanciamento.

La Cina “ritiene che la decisione finale dell'Ue sulle misure antisovvenzioni sia priva di fondamento giuridico e fattuale, violi le norme del Wto e costituisca un abuso delle misure di rimedio commerciale”, ha dichiarato un portavoce del ministero, esortando l'Ue "a prendere atto dei suoi errori e a correggere immediatamente le sue pratiche illegali, e a mantenere la stabilità della catena di fornitura globale dei veicoli elettrici e la cooperazione economica e commerciale Cina-Ue”. Il reclamo formale della Cina solleva il rischio di un inasprimento di tensioni commerciali già alte tra Pechino e Ue, in un contesto in cui gli scambi commerciali tra le due parti valevano circa 739 miliardi di euro nel 2023. La Ue, dal canto suo, ha difeso i dazi, affermando che sono la conseguenza di un'indagine sui sussidi governativi cinesi che avvantaggiano ingiustamente il settore.

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Lunedì 4 Novembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 20:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA