Una Dacia Jogger con alimentazione a GPL. Tutti i modelli della casa rumena del gruppo Renault hanno una versione ECO-G bi-fuel GPL e il 40% di tutte le Dacia immatricolate in Italia sono alimentate a gas di petrolio liquefatto.

Dacia, tagliato il traguardo del milione di auto GPL vendute, oltre un terzo sono arrivate in Italia

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

Dacia ha raggiunto il milione di veicoli con alimentazione bi-fuel benzina GPL venduti. Un traguardo impensabile fino a poco tempo fa e che ha l’Italia come indiscussa protagonista. Di questo milione infatti ben 370mila sono arrivati nel nostro paese dove il GPL vale il 9,4% del mercato nei primi 8 mesi e vede la Dacia dominatrice assoluta di questo segmento specifico.

Delle oltre 103mila autovetture a gas immatricolate nel nostro paese da gennaio ad agosto, 7 su 10 sono Dacia e sono 3 su 4 clienti della casa rumena del gruppo Renault a scegliere questo tipo di alimentazione. Al momento, il 40% di tutte le Dacia circolanti in Italia sono alimentate a GPL, ma questa percentuale è destinata inevitabilmente a crescere anche con l’introduzione recente di un modello elettrico come la Spring e di versioni mild-hybrid e full-hybrid per la Duster, la Jogger e la prossima Bigster.

Tutti i modelli Dacia (esclusa ovviamente la Spring) hanno una versione GPL in gamma: Sandero, Duster e Jogger. Il fenomeno non è solo italiano visto che il 40% di tutte le vendite di Dacia è GPL e di certo rappresenta un punto di forza per modelli come la Sandero, che è saldamento l’auto più venduta in Europa, e per il marchio che ha oramai superato il 6% del mercato, una quota che quasi raddoppia (11,8%) se si considerano solo i clienti privati, ovvero coloro che entrano in concessionaria per acquistare.

Ma che cosa c’è alla base di questo successo? Prima di tutto l’accessibilità e la praticità. Le Dacia ECO-G a GPL costano infatti poche centinaia di euro in più o addirittura meno, come nel caso della Jogger, delle corrispondenti versioni a benzina, il carburante costa la metà della benzina e si può contare su una rete di rifornimento di 8mila punti, presenti anche sulla rete autostradale. Le Dacia GPL inoltre mantengono lo stesso serbatoio della benzina permettendo di avere autonomie combinate che arrivano fino a 1.400 km.

Ulteriori benefici arrivano dal fatto che le versioni GPL, tutte dotate del 3 cilindri mille turbo da 100 cv, non rappresentano una rinuncia perché sono ottimizzate per il carburante gassoso e sono più potenti di 10 cv e hanno 10 Nm in più di coppia rispetto al motore a benzina, con emissioni di CO2 inferiori del 10% e addirittura del 90% per le polveri sottili. Dunque i vantaggi non sono solo individuali per le tasche dei clienti, ma anche sociali e ambientali attraverso una massa critica di veicoli consistente.

Le Dacia GPL poi offrono tutte le assicurazioni del caso in termini di affidabilità e di assistenza con una copertura di 3 anni o 100.000 km e la garanzia di impianti studiati dai tecnici dalla casa madre ed installati direttamente in fabbrica. Anche in questo l’Italia è protagonista poiché gli impianti sono forniti da Landi Renzo, azienda con sede a Cavriago (RE) e leader mondiale dell’alimentazione a gas per autoveicoli. Inoltre fu proprio Renault Italia a richiedere alla casa madre, tra lo scetticismo dei tecnici, di includere nell’offerta di Dacia versioni GPL.

Era il 2010 e oggi i responsabili di Dacia sono grati a quella insistenza che, oltre a spingere le vendite del marchio, ha permesso di connotare il brand come una scelta intelligente e vantaggiosa. E non è finita qui, perché la casa rumena ha annunciato che sta sviluppando ulteriormente l’alimentazione a GPL anche per osservare le normative anti-inquinamento Euro7 che entreranno in vigore il 1 luglio 2025. Il futuro di Dacia dunque è ancora nel GPL insieme all’elettrificazione e chissà che un giorno non si abbia una combinazione di entrambe.

  • condividi l'articolo
Mercoledì 25 Settembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA