
Dazi Usa: in Germania impatto limitato su acciaio, rischi su auto e macchinari
«Gli Usa rappresentano il piu importante mercato di esportazione per l'industria siderurgica tedesca al di fuori dell'Europa. Circa il 20% di tutto l'acciaio grezzo viene esportato, soprattutto le categorie speciali di alta qualita. La Germania e inoltre responsabile di un quarto delle esportazioni di acciaio dell'Ue verso gli Stati Uniti. Ma il restante 80% delle esportazioni tedesche di acciaio finisce nei paesi europei. Pertanto la politica commerciale di Trump colpira principalmente le aziende che dipendono fortemente dagli Stati Uniti. Per l'economia tedesca nel suo complesso, gli effetti dei nuovi dazi punitivi sono inizialmente gestibili, poiche la quota degli Stati Uniti sulle esportazioni tedesche di metalli nel 2023 era pari solo al quattro percento circa». Lo segnala l'Istituto economico tedesco IW (Institut der deutschen Wirtschaft), segnalando che se Trump decidesse di imporre dazi su altre esportazioni Ue, l'industria siderurgica tedesca «ne risentirebbe nuovamente», in particolar modo se le tariffe colpissero anche automobili e macchinari.
Ma i dazi di Trump hanno anche conseguenze negative indirette per l'Ue: per le esportazioni di acciaio laminato, utilizzato nelle carrozzerie e nei macchinari, gli Usa sono stati l'acquirente piu importante delle aziende tedesche con ben 2,5 milioni di tonnellate, davanti a Francia e Polonia. «Il protezionismo di Trump, oltre ad altri fattori di stress, sta esercitando ulteriore pressione sulla produzione europea di metalli - spiegano gli analisti dell'Iw -. Tra questi rientrano soprattutto gli elevati prezzi dell'energia e le elevate e crescenti sovraccapacita produttive a livello globale, soprattutto in Cina. Il risultato e che la riduzione della produzione nazionale di metallo ci rende gradualmente piu dipendenti dagli altri Paesi, mettendo a repentaglio anche la trasformazione verde». Tra il 2017 e il 2022, il valore aggiunto della produzione di metalli dell'Ue e diminuito drasticamente di un terzo in Germania, del 38% in Italia, del 53% in Francia e fino al 62% in Spagna.